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20 fatti sorprendenti degli insetti – parte 1^

20 fatti sorprendenti degli insetti

di  Adam Hadhazy
Traduzione raffazzonata gdoremi

Quasi ovunque si guardi, troverete uno – o decine – di quelle sorprendenti creature a sei zampe chiamate insetti.

Un gruppo Eterogeneo,  infatti la classe Insecta comprende le formiche, le api, mosche, gli scarafaggi le farfalle e molto altro ancora.

Tutte queste creature  possiedono un corpo composto da tre segmenti – testa, torace addome – racchiusi in un esoscheletro duro. Tutti gli insetti hanno anche  un paio di antenne, occhi composti e tre paia di zampe articolate.

Da questa base, emergono tutti i tipi di comportamenti e  le sorprendenti abilità, che verranno qui rivelati in 20 fatti sorprendenti degli insetti.

1. Le creature di maggior successo.

Fino ad oggi, gli scienziati hanno catalogato circa 1,5 milioni di specie di organismi  sul nostro  pianeta, con gli insetti che  ne costituiscono circa i due terzi . Ma gli scienziati hanno appena iniziato a graffiare la superficie: studi stimano che il numero totale di specie sulla Terra è probabilmente più vicino ai 9 milioni di specie.

Di questa variegata collezione  di creature,  si è calcolato che il 90 per cento delle specie appartiene alla classe Insecta. La ragione del  successo degli insetti è data da vari fattori come le loro piccole dimensioni, che  rendono più facile il nascondersi e riducono il fabbisogno energetico complessivo; la vasta dieta di cibi naturali e artificiali; un duro, esoscheletro di protezione; frequente possesso di ali, che li aiutano a raggiungere la sicurezza, il cibo  e i compagni; e, non ultima  la capacità prodigiosa di riprodursi.

2. Incontriamo i coleotteri .

I coleotteri, dell ‘ordine di insetti Coleoptera, sono il gruppo con più  biodiversità di creature conosciuto, con più di 380.000 specie descritte fino ad oggi, che costituiscono il 40 per cento di tutte le specie di insetti  finora descritti sui libri.

Alla domanda  se esistesse un creatore  su cosa baserebbe lo studio della natura, lo scienziato britannico JBS Haldane ha riferito scherzando che avrebbe sicuramente  “una predilezione eccessiva per i coleotteri.”

Curculionidi - Gianluca Doremi - Valore - sorprendenti
Curculionidi – Gianluca Doremi

Una recente ricerca visibile negli Atti della Royal Society B studio suggerisce il segreto per la diversità e prosperità dei coleotteri, e probabilmente anche quella di altri gruppi di insetti, è il loro stile di vita versatile. Questo assicura che le specie non si estinguano facilmente come, per esempio, può succedere nei mammiferi o negli anfibi.

3. Il pianeta delle formiche

Quando fuori fa particolarmente caldo, guardando verso il basso è molto probabile osservare una formica o due o 10 correre in fila. I rinomati biologi Bert Hölldobler e EO Wilson stimati  vincitori del Premio Pulitzer 1990 con il libro “Le Formiche” (Belknap Press),hanno stimato il loro numero nell’ordine di 10 quadrilioni (quadrilione =un milione di miliardi), il numero di formiche viventi sul pianeta in un dato momento.

Si tratta di circa 1,4 milioni di formiche per essere umano, sulla base di una popolazione mondiale di 7,3 miliardi di persone.

4. In ogni continente. . . ma appena appena .

Anche se gli insetti possono essere trovati un po ‘ovunque sulla Terra, c’è un continente dove a malapena hanno un punto d’appoggio: l’Antartide.

In realtà, una sola vera specie di insetto, un moscerino senza ali chiamato Belgica antartide , designa come casa il continente più meridionale.

La piccola mosca è solo 0,08 a 0,23 pollici (0,2 a 0,58 centimetri) di lunghezza, ma è ancora il più grande animale terrestre dell’Antartide.

Tra molti adattamenti ingegnosi di questo insetto alle  asperità di questo continente, B. antartide è in grado di sopportare il congelamento dei suoi fluidi corporei; possiede una carnagione viola-nero per assorbire quanto più la luce del sole ed il suo calore.

5. Marinai d’acqua dolce.

Abbiamo visto che ancora non si può sfuggire agli insetti neanche in Antartide, ma c’è un posto dove si può andare e risulta essere praticamente privo di creature a sei zampe. Quel posto è il 70 per cento della superficie terrestre : il mare.

Perché gli insetti non hanno colonizzato la più grande biosfera del pianeta? Nessuno sa veramente perché, ma più di qualcuno ha suggerito spiegazioni come che negli oceani mancano gli “impianti” per il cibo e gli habitat adatti a ripararsi  che si trovano sulla terra. Un’altra possibile spiegazione è che i cugini degli insetti, i crostacei, hanno in gran parte  occupato le nicchie disponibili, potenzialmente occupabili dagli insetti.

6. La respirazione attraverso …i lati

Gli insetti non respirano attraverso la bocca.

Inalano ossigeno ed espirano anidride carbonica tramite fori presenti nel loro esoscheletro, chiamati spiracoli.

Apparato respiratorio - www.insetti.org
Apparato respiratorio – www.insetti.org

Questi fori sono tipicamente presenti sul torace e l’addome  degli insetti, normalmente posti in linea sui lati degli stessi.

A differenza di noi uomini in cui lo scambio dei gas con il flusso sanguigno avviene nei polmoni gli, insetti hanno una rete cardiovascolare come tubi, chiamato sistema tracheale che fornisce ossigeno e trasporta via l’anidride carbonica in alcuni casi anche da ciascuna cellula dal corpo degli insetti .

7. un bagno di sangue.

Parlando del  sistema circolatorio , gli insetti sono molto diversi dagli esseri umani. Invece di serbatoi chiusi quali le arterie e le vene, gli  insetti hanno un sistema circolatorio aperto, in cui il loro sangue, denominato emolinfa “bagna” gli organi. Il “cuore” dell’insetto  è un vaso segmentato a più camere (cuori) che corre lungo la schiena dell’animale.

Questo vaso  quando contratto invia l’emolinfa in avanti verso la testa; da lì, si riversa in giro di nuovo nel resto del corpo.  L’emolinfa  è tipicamente chiara, ma può essere verdastro o giallastro, come chiunque abbia guidato o viaggiato in auto  ha visto quando un insetto si spiaccica sul parabrezza.

8. creature antiche.

Il più antico fossile di insetto – una serie di mascelle, in realtà – risale a 400 milioni di anni, (280 milioni di anni sono per le blatte) il che suggerisce che gli insetti  stati tra i primi animali ad effettuare la transizione  dal mare alla terra.

Gli insetti, in altre parole, hanno anticipato di 170 milioni di anni i ben più famosi dinosauri.

9. Il terrore dei cieli.

I più grandi insetti mai conosciuto ad aver solcato i cieli sono stati il Meganeuropsis,  e lo Stephanotypus schneideri   che erano  i progenitori, almeno così si crede, delle attuali  libellule con un’apertura alare di fino a 2,5 piedi (0,8 metri). Queste antiche libellule, durante il loro regno da circa 290 a 250, milioni di anni fa, predavano  altri insetti e le piccoli anfibi.

10. Mostri e pulviscolo.

L’ insetto Weta gigante che si trova in Nuova Zelanda Weta gigante , è un enorme cavalletta che può pesare più di un chilo.

L’insetto più lungo, attualmente, è Phryganistria heusii  a pari merito e le femmine della Phobaeticus chani, che arrivano  22 pollici (66 cm).

E l’insetto più piccolo , vi chiederete? Ve n’è più d’uno la Tinkerbella nana, una nuova specie di mymaridae dal Costa Rica, o la, Dicopomorpha echmepterygis , il  cui maschio misura soli 0.005472 pollici (0,014 cm) o la ikiki Huna , una specie hawaiana che misura soli 0,005 pollici (0,13 millimetri) .

Il seguito domani.

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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