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La formica unicorno

99 milioni di anni fa  la ‘formica unicorno’ vantava un bizzarro corno per attirare le prede, una rana pescatrice a sei zampe.

99 milioni di anni fa, esisteva una nuova specie di formica la: Ceratomyrmex ellenbergeri.

Gli esemplari ben conservati di Ceratomyrmex ellenbergeri sono stati trovati in quattro diversi pezzi di ambra dalla Valle Hukawng nel nord del Myanmar (conosciuta anche come Birmania).

 

Ceratomyrmex ellenbergeri © Dinghua Yang - formica
Ceratomyrmex ellenbergeri © Dinghua Yang.

Essa si differenzia da tutte le altre formiche estinte e viventi dalla presenza,  di un lungo corno cefalico (bulbiforme)   tra le inserzioni antennali e  dalle mandibole a  falce molto lunghe.

Le dimensioni inusuali delle sue mandibole appuntite  e degli organi associati, indicano che  probabilmente era  più limitato nella dieta dei suoi lontani  cugini con le mandibole a trappola.

Infatti, date le dimensioni delle mandibole, avrebbe  potuto catturare solo  prede di grandi dimensioni, perché gli obiettivi più piccoli avrebbero potuto facilmente sfuggire dalle  sue fauci .

Questa  sporgenza è unica tra le formiche, come segnalano i ricercatori in Current Biology.

La parte inferiore del corno è ricoperta di piccoli peli, indicando che è lo strumento di un predatore. Questo sistema però non si  sarebbe evoluto che milioni di anni dopo questo insetto unico.

Le mandibole a trappola di alcune specie di formiche odierne, hanno peli simili , a quelli presenti nel bulbo  della Ceratomyrmex ellenbergeri, che funzionano da innesco. Una volta sfiorati, essi fanno chiudere molto velocemente le mandibole attorno alla preda.Magari non è magica come il “vero” unicorno,  ma rimane una scoperta importante.

Ceratomyrmex ellenbergeri © Bo Wang
Ceratomyrmex ellenbergeri © Bo Wang

Specializzazione

Le formiche avevano appena cominciato a diversificasi in diversi gruppi nel periodo Cretaceo, e la maggior parte di loro erano generaliste con forme più tipiche del corpo.

I ricercatori hanno spiegato che queste formiche erano probabilmente predatori solitari.

Quindi questo assassino del Cretaceo, dicono i ricercatori, è un’indicazione che alcune formiche erano già altamente specializzate, molto in anticipo nella storia evolutiva del gruppo, rispetto a quello che si pensava.

 

 


Al prossimo articolo.

 

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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