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Le coccinelle zombie… ma

Un’altro caso di parassitismo, ma con una particolarità, le coccinelle si…

Proseguiamo l’argomento degli insetti parassitati oggi tocca alle coccinelle, parassitate dalla vespa Dinocampus coccinellae

Quando questa vespa è pronta a deporre le uova, cerca una “coccinella” che sia adulta, e femmina, e le impianta un uovo nell’addome.

La schiusa dello stesso avviene dopo circa una settimana.

La ricerca dell'ospite - Copyright © 2007 Lynette Elliott
La ricerca dell’ospite – Copyright © 2007 Lynette Elliott

E adesso incomincia la macabra metodicità e attenzione della larva.

Essa incomincia divorando le uova della coccinella, continua mangiandone la “carne” ma stando ben attenta a non ledere organi vitali.

La larva si nutre in questo modo dalle 2 alle 4 settimane.

In questo tempo sono cresciute abbastanza e possono uscire dal corpo dell’ospite attraverso l’addome, divorandola dall’interno.

Ma la malcapitata non è morta, è solo paralizzata, in quanto  serve ancora viva.

Le larve a questo punto creano il bozzolo proprio sotto alla coccinella, che ogni tanto è scossa da spasmi, assicurandolo  bene alle sue zampe .

Il bozzolo sotto la coccinella - © Richard Comont
Il bozzolo sotto la coccinella – © Richard Comont

Dopo un’altra settimana, le vespe sono sviluppate ed escono dal loro rifugio.

Ma qual è il motivo di questa complessa strategia parassitaria?

Alcuni entomologi, in uno studio del 2011 coordinato dall’Università di Montreal, hanno scoperto che i colori sgargianti e gli spasmi della coccinella tengono le larve al riparo dai predatori.

Ma sembrerebbe che in parte ci sia un lieto fine.

Nonostante infatti le coccinelle vittime di questo trattamento spesso muoiano di inedia (a causa della paralisi che impedisce loro di nutrirsi), incredibilmente il 25% sopravvive alla terribile esperienza: le larve delle vespe non hanno infatti intaccato alcuna parte biologicamente fondamentale dell’insetto ospite.

Al prossimo articolo.

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

[button link=”https://gdoremi.altervista.org/blog/gianluca-doremi/” newwindow=”yes”] Bio[/button]  GDoremi

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

2 Risposte a “Le coccinelle zombie… ma”

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