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Come le farfalle si curano da sole, il lato nascosto della Monarca

Un’ interessante trascrizione di una piccola disquisizione tenuta da Jaap de Roode su un particolare aspetto delle Farfalle monarca.

Vi propongo oggi un riassunto di una trascrizione pubblicata su www.ted.com relativa ad un aspetto poco conosciuto della farfalla monarca.

In fondo all’articolo trovate il link con il video con sottotitoli in italiano.

Farfalle monarca - foto da http://scienze.fanpage.it
Farfalle monarca – foto da http://scienze.fanpage.it

 

Translated by Elisa Magni

Le monarca sono molto famose per le loro migrazioni spettacolari dagli USA e dal Canada verso il Messico dove ogni anno  ne arrivano a milioni.

Studio le farfalle monarca perché si ammalano.

Si ammalano come voi. Si ammalano come me.

E il loro comportamento può dirci molto sui farmaci che possiamo creare per gli esseri umani.

I parassiti che infettano le farfalle monarca si chiamano ophryocystis elektroscirrha.

Producono spore, milioni di spore sulla superficie esterna della farfalla che si manifestano come piccole chiazze tra le scaglie della farfalla.

Accorcia la durata della sua vita, riduce la sua capacità di volare, può persino ucciderla prima di diventare adulta.

Le farfalle monarca sono schizzinose col cibo. Allo stato di larve mangiano solo asclepiadi. Per fortuna possono nutrirsi di diverse specie di asclepiadi e tutte possiedono cardenolidi al loro interno.

Sono composti chimici tossici  per molti animali, ma non per le farfalle monarca. Queste infatti assumono le sostanze chimiche, e assorbendole si rendono tossiche per i loro predatori, come gli uccelli

Il mio lavoro prevede la coltivazione di piante in serra, piante e asclepiadi diverse.

Alcune erano tossiche, come le asclepiadi tropicali, con concentrazioni molto alte di cardenolidi. E altre non lo erano.  

Ma alcune farfalle erano malate, e ho scoperto che alcune di queste asclepiadi sono medicinali perché riducono i sintomi di una malattia nelle farfalle monarca.

Le farfalle infettate possono insomma vivere più a lungo se mangiano queste piante medicinali.

Jaap de Rode durante la spiegazione - Foto http://www.ted.com
Jaap de Rode durante la spiegazione – Foto http://www.ted.com

E se si curassero da sole?

Nei primi esperimenti abbiamo usato i bruchi facendo fare loro una scelta: asclepiadi medicinali o asclepiadi non medicinali.

Il risultato, come spesso capita nella scienza, era noioso: il 50% del loro cibo era medicinale e il 50% non lo era. Questi bruchi non avevano fatto niente per il loro benessere.

Allora abbiamo provato con le farfalle adulte e abbiamo iniziato a chiederci se fossero le madri a curare la prole.

Le madri possono deporre le uova sulle asclepiadi medicinali che renderanno la prole più resistente alle malattie?

Le farfalle monarca preferiscono nettamente le asclepiadi medicinali. In altre parole, queste femmine depongono il 68% delle proprie uova nelle asclepiadi medicinali.

Curiosamente trasmettono alla prole i propri parassiti quando depongono le uova.

Non possono impedirlo. Possono anche automedicarsi.

Ma ciò che ci dicono questi esperimenti è che le farfalle monarca, queste madri, possono deporre le uova sulle asclepiadi medicinali che aiuteranno la loro futura prole a non ammalarsi.

Questa è una scoperta molto importante, credo, non solo perché ci dice qualcosa di bello sulla natura, ma anche perché ci dice qualcosa in più su come scoprire nuovi farmaci.

Ora, questi animali sono molto piccoli e tendiamo a pensare che siano molto semplici.

Hanno cervelli minuscoli, eppure sanno curarsi in modo così sofisticato. Sappiamo che anche oggi gran parte dei nostri medicinali deriva da prodotti naturali, tra cui le piante, e nelle culture indigene i guaritori spesso osservano gli animali per trovare nuove cure.

Scoprire che questi animali possono automedicarsici apre prospettive completamente nuove, e penso che forse un giorno, cureremo le malattie umane con farmaci che sono stati prima scoperti dalle farfalle, e penso sia un’opportunità straordinaria da cogliere al volo.

 

Il video con i sottotitoli in italiano (da attivare sulla barra Youtube): Link

 

 

 


Al prossimo articolo.

 

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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