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Le formiche zombie colpiscono ancora

La sfortuna delle formiche di essere trasformate in “zombie” da diversi organismi.

Certo che le formiche sono sfi… sfortunate. Sarà forse perché sono numerosissime ma dopo i funghi e le mosche anche i Trematodi hanno scoperto come controllarle.

Ma partiamo dall’inizio ossia del ciclo del  Dicrocoelium dendricitum, verme Trematode appunto o, come anche viene volgarmente chiamato, il parassita delle formiche.

In realtà esso è un parassita di alcuni erbivori come la pecora   (ma anche di  mucche o di una capre e occasionalmente l’uomo, nel caso mangiaste formiche state attenti) dove si insedia nel fegato e lì passa la sua vita da adulto,  il suo ciclo biologico però lo fa passare per più ospiti.

Il ciclo del Dicrocoelium dendricitum
Il ciclo del Dicrocoelium dendricitum

Nel fegato del mammifero produce una quantità innumerevole di  uova, che vengono trasportate all’esterno attraverso le feci.

Le uova del parassita, una volta a terra con lo sterco del mammifero, vengono ingerite da un gasteropode (una lumaca) .

In questo ospite avviene la prima trasformazione, le uova si schiudono raggiungendo lo stadio larvale.

Queste larve (chiamate metacercarie) vengono poi espulse dalla lumaca attraverso la bava, e ogni larva resta intrappolata in una delle minuscole sferette di muco che compongono la bava stessa.

Queste sferette saranno successivamente ingerite da una formica (il secondo ospite intermedio), che così si infetta.

Il ritorno dello zombie

La larva farà una cisti nel capo della formica e riuscirà a prendere controllo e modificare il comportamento dell’insetto (evvai lo zombie è tornato).

Le formiche infette, sotto l’influsso del parassita, durante la notte, lasciano il formicaio e si arrampicano sulle cime dei fili d’erba in attesa di un ruminante intento a brucare l’erba fresca della sera.

Il segreto consiste nel farsi mangiare accidentalmente da pecore e altri erbivori, all’interno dei quali il parassita potrà continuare il suo ciclo di vita.

A questo punto le larve tornano nel loro ospite definitivo, nel quale diventano adulte e depongono le uova. E il ciclo ricomincia…

Dicrocoelium dendricitum
Dicrocoelium dendricitum

La formica manifesta queste “tendenze suicide” soltanto la sera, mentre di giorno riprende le sue normali funzioni insieme alle compagne di formicaio, ignara del dramma che si sta consumando nel suo corpo.

Le larve parassite metacercarie restano attive nella formica per quasi 2 mesi.

Al prossimo articolo.

 

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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