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Meraviglie dell’evoluzione: La mantide vespa – Video

Un’altra meraviglie dell’evoluzione vengono chiamate erroneamente mantidi vespa  ma sono una famiglia a sé stante le Mantispidae  presenti anche  in Italia con 3 specie.

Oggi continuiamo con un’altra meraviglia dell’evoluzione la mantide vespa appunto. Potremmo quasi  annoverarla tra le creature mitologiche visto il suo aspetto.

Ma andiamo per ordine questo particolare insetto non è ne una mantide (ordine Mantodea)  e tanto meno una vespa (ordine Hymenoptera) , infatti esso appartiene alla famiglia delle Mantispidae (ordine Neuroptera), quindi aspetto a parte, con le mantidi e con le vespe ha in comune solo di essere un insetto.

Partirò da un articolo di Jacopo Ranieri per andare ad esplorare questi insetti molto particolari, buona lettura.

Creature fantastiche

La maggior parte delle creature mitologiche proviene dalla semplice unione di più specie animali.

Il classico drago ricorda nell’aspetto una lucertola gigante, con l’aggiunta di un bel paio di ali di pipistrello. La chimera, figlia di Tifone ed Echidna, aveva il corpo da leone, la testa da capra e la coda di serpe.

Se l’appendice posteriore  fosse stata invece di scorpione bé, allora avremmo detto di trovarci dinnanzi all’amichevole manticora.

Il tarasque, conquistatore della Provenza medievale, era una tartaruga spinosa con la testa di leone.

Il qilin, saggio abitante di alcune foreste dell’Estremo Oriente, aveva corna di cervo, testa di leone, scaglie di pesce e zoccoli di bue.

Tutti questi esseri presentavano un tratto in comune: la tremenda pericolosità per l’uomo.

Guardate invece questo insetto

Appartenente alla famiglia Mantispidae,  si riconosce dalle ali di libellula, le zampe di mantide e il corpo a strisce gialle e nere di una vespa.

Mantispidae - © Pablo Sebastian Padron
Mantispidae – © Pablo Sebastian Padron

Per di più, esiste davvero! Fosse stato più grande, fra manticore, tarasque e qilin non avrebbe affatto sfigurato. Fortunatamente nel suo ordine, i Neurotteri, raramente si superano i 4 cm di lunghezza. Non dispone del temuto pungiglione.

Dal punto di vista di noi esseri umani, superata la naturale diffidenza verso il suo aspetto, la Mantide vespa è un piccolo animale insolito, buffo e anche un po’ grazioso.

Anche il metodo con cui alcune  Mantispidae vengono al mondo, in effetti, potrebbe dirsi un pò sinistro…

La vespa mantide è parassitoide, uno di quegli esseri che sopravvivono, almeno in una fase della loro vita, a spese di altri organismi autosufficienti generalmente (Api, vespe coleotteri e ragni).

In particolare le  Mantispinae  si presentano come  larva campodeiforme, che strisciando vanno in cerca di una femmina di ragno prossima alla riproduzione, o alle loro uova.

Furtivamente sale sulla sua schiena e ci si attacca come una sorta di micro-zecca, in attesa che lei deponga il sacco con le uova.

Mantispidae-Thekkady-2016-12-02-001
Mantispidae-Thekkady-2016-12-02-001

Per qualche tempo il piccolo Mantispidae si accontenta di succhiare dall’inconsapevole aracnide l’equivalente del sangue umano, ovvero l’emolinfa.

Giunto il momento, si trasforma in pupa, immobile e indistinguibile fino al momento della successiva trasformazione.

Una volta adulta, si comporta in maniera analoga a quella di qualsiasi altra mantide religiosa. Caccia gli insetti più piccoli, generalmente di notte, grazie agli scatti fulminei delle sue zampe anteriori. Non risulta  particolarmente abile nel volo.

La specie del video, originaria del Nord America, gode anche del vantaggio evolutivo di assomigliare ad una pericolosa vespa, caratteristica che gli permette di sfuggire ai predatori.

Ne imita il movimento delle antenne e tende a raccogliere e tenere paralleli gli artigli, in modo che passino inosservati.

Sono tutte poco comuni in Europa

Secondo quanto riportato dall forum di  NaturaMediterraneo, esistono tre tipi di mantispidae italiane e cinque a livello europeo, tutte poco comuni.

Basta poco per trasformare un mostro in qualcosa di bello.

L’astuzia della Mantispidae non è un qualcosa di maligno, ma parte armoniosa del complesso sistema interconnesso alla base della nostra ecologia planetaria.

Un tempo si credeva che da un uovo di gallina, se covato da un rospo, potesse nascere un terribile basilisco.  Ma un conto è il mito e un altro è la natura con le meraviglie dell’evoluzione. Tutti vorrebbero in casa un insetto così, tranne i ragni credo 🙂 .

 


Al prossimo articolo.

 

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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