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I nostri insetti particolari – Thaumetopoea pityocampa o processionaria del pino

Thaumetopoea pityocampa – la processionaria del pino

In questi giorni ho visto molti post sui social, articoli su siti che hanno come argomento la lotta alla Thaumetopoea pityocampa, meglio conosciuta come processionaria del pino.

Beh io voglio spezzare una lancia a favore di questo lepidottero, anche perché a tutti gli effetti può rientrare negli insetti particolari.

Partiamo con la  descrizione dell’adulto:

Falena della famiglia Notodontidae è diffusa in Europa e Nord Africa.

Ha una apertura alare che varia dai 31 ai 49 mm. Il dimorfismo sessuale è rappresentato dalle maggiori dimensioni della femmina.

Gli adulti hanno ali anteriori grigio brune e le ali posteriori biancastre tendenti al giallognolo, e presentano una macchia nera sul margine posteriore.

L’addome è color arancio, con con piccole fasce nerastre tra i segmenti.

Come potete vedere dalla foto non è bruttissima.

Thaumetopoea pityocampa - © Gianluca Doremi
Thaumetopoea pityocampa – © Gianluca Doremi

Ma veniamo alla particolarità i tanto “odiati” bruchi.

Lo sapevate che all’interno del proprio nido le larve possono resistere  a temperature abbondantemente sotto zero durante l’inverno?

O che per essere attive gli bastano 9 gradi Celsius (anche in inverno)?

E la stesso motivo per cui vengono bistrattate  è un miracolo dell’evoluzione? Il fatto di essere urticanti, un fantastico modo di proteggersi dai predatori, è dato dai peli che al contatto con la pelle fanno rilasciare istamina, sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche.

Non vi sembra abbastanza per entrare negli insetti particolari?

Bene allora sappiate che le larve scese dall’albero si interrano fino ad una profondità di 10–15 cm.

Parte delle crisalidi può rimanere in questo stato anche fino a 7 anni più delle cicale.

Thaumetopoea pityocampa - © Gianluca Doremi
Thaumetopoea pityocampa – © Gianluca Doremi

Considerazioni personali

Lo so in molti non sarete in accordo con me, ma siamo noi ad invadere il mondo animale e vegetale, io stesso lo faccio ogni giorno accendendo la luce di casa o mentre sto scrivendo questo blog,consumando risorse energetiche create dalla nostra “invasione”.

Per questo sono dell’idea di ridurre al minimo la distruzione dei nidi della Thaumetopoea pityocampa (per capirci parchi pubblici o case frequentate dai bambini) e di lasciarla stare nelle pinete o altri spazi aperti, in fondo la natura ha sempre trovato il sistema di limitare i danni.

Sta alla nostra attenzione evitare di farci “male” o di evitarlo ai nostri animali domestici. E lasciamo stare il danno alle piante altrimenti dovremmo sterminare almeno metà della popolazione della terra.

Al prossimo articolo.

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti e sulla natura del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

[button link=”https://gdoremi.altervista.org/blog/gianluca-doremi/” newwindow=”yes”] Bio[/button]  GDoremi

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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