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Ancora sulla processionaria del pino. Parte 2

In realtà più che il seguito dell’articolo di ieri è il seguito dell’articolo “LA PROCESSIONARIA MUTANTE”, in quanto parleremo dei metodi utilizzati per rilevare la divergenza ecologica e genetica in una popolazione della processionaria del pino con fenologia spostata.

Thaumetopoea pityocampa

La fenologia è quella parte della biologia che studia i rapporti tra fattori climatici e manifestazioni stagionali di alcuni fenomeni della vita vegetale e animale.

Un caso di incombente di speciazione allocronica (popolazione e specie che non vivono nello stesso periodo di tempo) attraverso spostamento fenologico, è stato studiato nella processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa).

Due popolazioni simpatriche (due specie che occupano una medesima area geografica o che presentano almeno una parziale sovrapposizione dell’areale) sono isolate dal punto di vista riproduttivo della
tempistica dello sfarfallamento degli adulti.

Lo sviluppo larvale è stato parzialmente simultaneo, sebbene i vari stadi di vita si verificano in stagioni diverse.

Il volo per adulti è stato monitorato sul campo per diversi anni e località.

Per ottenere l’assegnazione genetica e la differenziazione della popolazione secondo la fenologia sono stati usati dei marcatori genetici.

I risultati evidenziano un’elevata distanza genetica tra le due popolazioni.

Infatti la struttura genetica si è rivelata stabile nel tempo tenendo conto che la differenziazione ecologica è stata valutata nelle fasi uovo e larvale.

In generale quindi, gli individui inclusi nel campione potrebbero essere correttamente assegnati alle loro popolazioni di riferimento.

La popolazione larvale ha rivelato una maggiore tolleranza a temperature superiori a 36 ° C.

La divergenza ecologica è stata osservata anche nella fase uovo, vale a dire in carico, dimensioni, copertura e parassitismo.

I modelli fenologici dello sfarfallamento degli adulti, sono stati studiati sulle due popolazioni simpatriche e i loro ibridi ottenuti artificialmente, con l’obiettivo di determinare l’ereditabilità fenotipica del modello di sfarfallamento.

I risultati indicano un’ereditabilità elevata e gli ibridi rivelano un adulto intermedio a livello fenologico.

I risultati dello studio mostrano chiaramente il verificarsi di una speciazione allocronica incombente, con un processo con differenziazione ecologica in corso.

Riferimenti: https://www.repository.utl.pt/bitstream/10400.5/5204/1/HSantos_tesePhD_definitiva_final.pdf

Al prossimo articolo.

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Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta




Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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