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Emozioni primitive nei moscerini della frutta

Uno studio pubblicato su “Current Biology” sembra confermare la presenza di emozioni primitive nella Drosophila.

I meccanismi del circuito neurale alla base degli stati emotivi rimangono scarsamente compresi. 

La Drosophila offre potenti approcci genetici per dissezionare la funzione del circuito neurale, ma non è chiaro se le mosche manifestino comportamenti simili alle emozioni. 

Di recente è stato proposto che gli organismi modello possano esprimere stati interni che mostrano “primitivi emotivi”, che sono caratteristiche generali comuni alle diverse emozioni, piuttosto che specifiche emozioni antropomorfe come “paura” o “ansia”.

Questi emozioni primitive includono scalabilità, persistenza, valenza, e generalizzazione in più contesti. In questo studio è stato applicato questo approccio per determinare se le risposte difensive delle mosche al movimento degli stimoli traslazionali ambientali (“ombre”) sono puramente riflessive o possono esprimere stati emotivi sottostanti.

Drosophila melanogaster

Lo studio descrive un nuovo test comportamentale in cui le mosche confinate in un’arena chiusa vengono ripetutamente esposte a uno stimolo traslazionale ambientale. 

Gli stimoli ripetitivi hanno promosso aumenti graduali (scalabili) e persistenti della velocità e del salto locomotore e congelamento occasionale. 

Lo stimolo ha anche disperso l’alimentazione delle mosche da una risorsa alimentare, suggerendo sia valenza negativa che generalizzazione del contesto. 

Sorprendentemente, ci fu un significativo ritardo prima che le mosche tornassero al cibo a seguito della dispersione indotta dallo stimolo, suggerendo un lento stato difensivo interno.

La durata di questo ritardo è stata aumentato quando sono stati erogati più stimoli per la dispersione iniziale. 

Queste risposte possono essere modellate matematicamente assumendo uno stato interno che si comporta come un integratore che perde dell’esposizione allo stimolo. 

I risultati suggeriscono che le risposte delle mosche agli stimoli ripetitivi della minaccia visiva esprimono uno stato interno che mostra primitivi canonici di emozione, possibilmente analoghi alla paura nei mammiferi.

Qui l’articolo originale

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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