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Fukushima e le farfalle mutate dalle radiazioni

L’incidente nucleare di Fukushima la farfalla Zizeeria maha : valutazione degli effetti biologici delle esposizioni a basso dosaggio e a lungo termine.

Gli ultimi dati di questa ricerca purtroppo sono del 2014, e al momento non ci sono aggiornamenti.

Il disastro di Fukushima continua a nuocere alla salute, anche ora che il livello di radiazioni è molto basso.

E’ quanto hanno verificato, studiando le farfalle, gli scienziati della Ryukyu University di Okinawa, in Giappone, che ne parlano sulla rivista ‘Bmc Evolutionary Biology’.

Un riassunto della situazione è stato fatto per la Zanichelli da Lara Rossi

Ali più piccole

Da una prima analisi, è emerso subito che le farfalle delle zone con un maggior accumulo di radioattività presentavano ali più piccole del normale e occhi sviluppati in modo anomalo.

Per comprendere l’origine di queste alterazioni morfologiche, i ricercatori sono tornati a Fukushima sei mesi più tardi, riscontrando un numero ancora maggiore di malformazioni.

Esempi di malformazioni accumulate dalle farfalle in seguito all’ingestione di foglie contamiate con materiale radioattivo (Immagine: Hiyama et al. Scientific Reports 2014). radiazioni
Esempi di malformazioni accumulate dalle farfalle in seguito all’ingestione di foglie contamiate con materiale radioattivo (Immagine: Hiyama et al. Scientific Reports 2014).

È a questo punto che si è fatta strada l’ipotesi che le mutazioni alla base delle anomalie fossero dovute non solo all’esposizione diretta alle radiazioni durante l’incidente, ma anche a quella indiretta, ovvero la radiazione accumulatasi nelle foglie di cui le larve si sono cibate.

La prova del nove è arrivata con un ultimo esperimento: se le larve provenienti da zone non contaminate venivano nutrite con foglie cresciute nella zona di Fukushima (contenenti Cesio-137 radioattivo), la metà di esse moriva e, nella quota che sopravviveva, comparivano malformazioni.

Questi dati suggeriscono che non solo l’esposizione diretta alla radioattività può causare alterazioni genetiche, ma anche quella indiretta, attraverso cibo contaminato.

Malformazione
Malformazione

Prossimi passi

Rimane da sondare la rilevanza generale di questi risultati: la dose di radioattività accumulata con il cibo nell’organismo potrebbe avere effetti nocivi nelle larve, ma rivelarsi trascurabile nell’uomo.

Inoltre, è indispensabile ampliare l’analisi e confermare i risultati ottenuti dal team di Otaki: proprio per la spiccata sensibilità che le farfalle Zizeeria maha hanno nei confronti dei cambiamenti ambientali, sarà indispensabile provare che le alterazioni osservate non siano riconducibili, ad esempio, a pesticidi o a contaminazioni batteriche nel cibo.

Allo stesso tempo, però, questo studio preme ufficialmente il tasto di avvio su di un filone di ricerca che, negli anni, è destinato a produrre dati senza precedenti, facendo di Fukushima, nostro malgrado, il più grande laboratorio a cielo aperto di ecologia della radioattività.

Lo studio completo su Nature

Al prossimo articolo.

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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