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Gli insetti scomunicati

La lotta contro gli insetti infestanti nel Medio Evo, avveniva tramite sistemi tra il ridicolo ed il grottesco.

Nel XV secolo in Europa le specie di insetti responsabili dei danni ai raccolti erano viste con notevole disprezzo. Le tecniche di difesa erano alquanto scarse se non nulle e sicuramente  poco efficaci,non esistendo prodotti chimici. Fu così che la chiesa cercò di risolvere il problema processando i parassiti e mettendoli tutti al bando.

Maggiolino insetti
Maggiolino – Gianluca Doremi

Queste notizie si trovano nell’originale ricerca del Il prof. Santi Longo, Ordinario di Entomologia applicata agli agro-sistemi presso l’Università di Catania, “L’evoluzione delle strategie di controllo degli organismi animali nocivi”.
Nella ricerca, la competizione fra l’uomo e gli insetti nocivi all’agricoltura, può esser fatta risalire a 10.000 anni addietro.

Ma a noi interessa questa lotta nel periodo tra Medio Evo e fino al Rinascimento, per ben dieci secoli a ben pensarci.

Qualche esempio

  • Contro il maggiolino (Melolontha melolontha ), si svolse nel 1320 ad Avignone uno dei più celebri processi istruito dalla chiesa cattolica appunto contro i maggiolini. Una apposita commissione visitò i campi infestati e accertò i danni; il risultato:«un pubblico bando agli insetti che venne esposto ai 4 punti cardinali. Il processo si concluse con l’assegnazione ai maggiolini di un’area verso la quale entro 3 giorni dovevano concentrarsi senza dare disturbo ai contadini».
  •  Nel 1585, il gudice di Grenoble, in un processo contro i bruchi, magnanimamente offre loro, prima di pronunciare la sentenza di scomunica , la possibilità di ritirarsi un terreno incolto che sarebbe stato loro appositamente concesso.
  • A Losanna durante l’esercizio vescovile di Giorgio di Salluzzo (1440-1461) furono celebrati i 3 processi contro le larve dei dannosi maggiolini. Esse vennero invitate, con pubblico bando, a comparire in giudizio avvalendosi di un difensore d’ufficio. Considerato che esse non si presentaronospontaneamente, le autorità fecero catturare degli ostaggi e invitarono tutti gli altri maggiolini ad abbandonare il territorio entro 3 giorni, pena l’adozione di gravi provvedimenti. Tuttavia, «poiché gli accusati, comportandosi da esseri senza rispetto per la religione e le istituzioni civili, ebbero la sfacciataggine di non prendere in considerazione alcuna l’ordine ricevuto, si procedette in pubblica piazza all’esecuzione capitale e si decretò, con solennità, la condanna a morte di tutti gli altri»
  • Nel 1479, su istanza dei contadini che vedevano compromesso il raccolto a causa dei soliti maggiolini, il Vescovo della città di Costanza interpretando
    l papa e l'inquisitore, di Jean-Paul Laurens, 1882
    l papa e l’inquisitore, di Jean-Paul Laurens, 1882

    l’invasione di tali insetti come un flagello divino inviato per fare scontare gravi peccati, ordinò che i cittadini si astenessero dalle loro proibite abitudini (adulterio, danze in pubblico, giochi di carte, dadi ecc.); secondo un cronista «la popolazione quella sera andò a letto contenta perché qualcosa di veramente decisivo era ormai stato fatto». Per quanto strano possa sembrare spesso i processi si concludevano positivamente e ciò per la temporaneità delle gravi infestazioni di maggiolini, bruchi e cavallette, per migrazione o cessazione dell’istinto gregario o anche per fattori biotici e abiotici di mortalità.

  • Dei numerosi processi celebrati in Europa, l’aspetto più razionale è rappresentato spesso dalle arringhe dei difensori d’ufficio (previsti dalla legge). Uno di questi avvocati degli insetti (o del diavolo, come si diceva una volta) incaricato nel 1587, quando il vento del Rinascimento spirava su tutta l’Europa, di difendere non ben individuati bruchi verdi distruttori dei vigneti in Savoia, chiese l’assoluzione poiché i suoi assistiti «che non sono passibili di espulsione dalla Chiesa, in quanto non ne fanno parte, hanno avuto da DIO il diritto di divorare i frutti, essendo stati creati prima dell’uomo ed avendo ricevuto l’ordine di crescere e di moltiplicarsi». L’avvocato aggiunge, inoltre, che «i poveri insetti sono solo uno degli strumenti di punizione divina per i peccati commessi dall’uomo»”. Quindi, inviati da Dio e non da Satana.

Alcuni link per chi volesse approfondire:

  1.  Processo contro gli insetti , estratto: estratto di luoghi giudiziarie e storiche del Medioevo. Processo contro gli animali , da Émile Agnel. JB Dumoulin, Paris, 1858 . (E’ in francese, ma basta attivare la traduzione automatica ed  è leggibile)
  2. Altri dati sulla ricerca del Prof. S.Longo (fonte dell’articolo) : Link 

Al prossimo articolo.





Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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