Uno studio dimostra che più è intenso il colore delle coccinelle e più esse sono tossiche.
Molti animali hanno colori vivaci per avvertire i predatori che sono muniti di difese e fra questi le coccinelle.
Questo tipo di colorazione si chiama habitus aposematico o appunto colorazione aposematica.
Tuttavia, non è chiaro se l’intensità dei colori di avvertimento indicano in modo affidabile i livelli di difesa.
Pochi studi hanno inequivocabilmente stabilito se i segnali di allarme sono reali, e raramente hanno considerato la visione del predatore o il contrasto sullo sfondo.
È importante sottolineare che le differenze nella potenza del segnale si possono tradurre in vantaggi per la sopravvivenza.

Le coccinelle esibiscono un’impressionante variazione nella colorazione sia tra specie diverse che all’interno delle stessa specie.
Questo è stato il motivo della scelta di questo insetto per valutare il legame tra intensità del colore e la tossicità.
Infatti lo studio dimostra che esistono diversi livelli di tossicità sia tra specie diverse che all’interno della stessa specie e che il contrasto contro lo sfondo è un buon predittore di tossicità, dando atto della veridicità della dei segnali aposematici.
Inoltre, esperimenti sul campo hanno evidenziato che i modelli con vistosità inferiore sono stati attaccati più frequentemente dai predatori.
Per verificare il modo in cui ogni specie veniva attaccata, i ricercatori si sono serviti di modelli artificiali di diverse specie di coccinella.
“Le specie relativamente poco appariscenti”, ha spiegato Martin Stevens dell’Università di Exeter,: “come l’Aphidecta obliterata, hanno bassi livelli di difesa, ponendo quindi maggiormente l’accento sulle strategie su come evitare di essere viste come il criptismo, .
Le specie più appariscenti e colorate, come l’Adalia bipunctata, invece millantano le loro forti difese ai loro predatori, come gli uccelli”.
Questo fornisce uno degli studi più completi , fino ad oggi, sulla reale pericolosità del segnale di avvertimento dato dalla colorazione.
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Al prossimo articolo.
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