free page hit counter

Le api sanno cos’è lo zero

Le api sono in grado di capire  l’assenza di qualcosa come una quantità, cioè sono in grado di concepirla come un numero, lo zero.

È stato detto che lo sviluppo di una comprensione di zero da parte della società ha avviato un importante progresso intellettuale negli esseri umani, e siamo stati ritenuti unici in questa comprensione.

Sebbene recenti ricerche abbiano dimostrato che alcuni altri vertebrati comprendono il concetto di “vuoto”, Howard et al. ora mostra che una comprensione di questo concetto è presente nelle api non addestrate (vedi la Prospettiva di Nieder).

Questa scoperta suggerisce che tale comprensione si è evoluta indipendentemente in specie lontanamente correlate che trattano della complessità nei loro ambienti e che potrebbe essere più diffusa di quanto precedentemente apprezzato.

Alcuni vertebrati dimostrano concetti di numerosità complessi, tra cui aggiunta, ordinamento sequenziale di numeri o persino il concetto di zero, ma non è noto se un insetto possa sviluppare una comprensione di tali concetti.

Apis mellifera – © Gianluca Doremi

Abbiamo addestrato le singole api del miele ai concetti numerici di “maggiore di” o “minore di” utilizzando gli stimoli contenenti da uno a sei elementi, tramite dei cartelli con dei cerchi colorati.

La conclusione è stata corroborata dal fatto che nei test le api facevano la scelta giusta tanto più facilmente quanto più grande era la differenza nel numero di cerchi nei cartelli, mentre mostravano un certo tasso d’errore quanto più il numero di cerchi era vicino, per esempio dovendo scegliere fra due cartelli rispettivamente con quattro e cinque cerchi.

Le api potrebbero successivamente estrapolare il concetto di meno di ordinare il numero zero all’estremità inferiore del continuum numerico.

Un fenomeno analogo avviene anche nell’essere umano quando deve fare una scelta simile senza avere il tempo per contare materialmente i punti.

Le api hanno dimostrato una comprensione che mette in parallelo animali come il pappagallo grigio africano, i primati non umani e persino i bambini in età prescolare.

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.