Steven Widerman ha scoperto che le libellule vedono al buio
Il fatto che le libellule vedano al buio è sostenuto da Steven Widerman, ricercatore presso il Center for Neuroscience Research dell’Università di Adelaide (Australia),
Egli che ha scoperto la particolare caratteristica di questi insetti di processare la luce.
Mentre la quasi totalità degli animali processa il segnale luminoso su canali separati (uno per la luce e uno per il buio), le libellule ne utilizzano uno solo in grado di elaborare contemporaneamente luci e ombre.
Questa particolare caratteristica dovrebbe consentire alle libellule di distinguere forme in movimento, anche al buio.
Secondo Widerman questo rivoluzionario sistema di visione notturna potrebbe essere riprodotto artificialmente.
Gli esatti meccanismi che si verificano nel cervello e perché ciò avvenga sono di grande interesse per le neuroscienze visive in generale, così come per la risoluzione di applicazioni ingegneristiche nel rilevamento e nel tracciamento degli obiettivi.
Comprendere come funzionano i sistemi visivi può avere una serie di risultati, come in lo sviluppo di protesi neurali e miglioramenti nella visione robotica.
Questa prospettiva aprirebbe scenari decisamente particolari, come ad esempio dare la vista a robot che devono lavorare in condizioni di scarsa luminosità, per esempio sotto terra o nelle profondità oceaniche.