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Meraviglie dell’evoluzione: La mantide orchidea – Video

L’inganno della mantide

Fra le meraviglie dell’evoluzione non poteva mancare la mantide orchidea, specie quasi inflazionata nel web.

L’articolo di oggi è tratto da “http://ildonodelblog.blogspot.it” e a mio modesto parere da tutte le informazioni necessarie.

Buona lettura.

Questa splendida orchidea è il luogo ideale per una mantide intelligente.

L’insetto astuto utilizza le foglie lilla della pianta per mimetizzarsi, restando immobile e aspettando il momento adatto per balzare sulla sua preda ignara.

Nella foto una mosca verde non ha resistito e si è avvicinata al fiore, e la mantide orchidea ha fatto la sua mossa.

Mantide orchidea con preda
Mantide orchidea con preda

La mantide orchidea è uno degli esempi di mimetismo più sofisticati presenti in natura.

Infatti, più delle altre 2000 specie di mantidi ad oggi classificate, ha investito sul travestimento per sopravvivere e per cacciare.

Il suo nome è Hymenopus coronatus o, più semplicemente, mantide orchidea malese.

Mantide orchidea
Mantide orchidea

Si trova nelle lussureggianti foreste tropicali del Sud-Est Asiatico.

Non vive più di un anno ma in questo lasso di tempo deve crescere e riprodursi in un ambiente tra i più ostili e pericolosi, dove ogni essere vivente, grande o piccolo che sia, è minacciato da qualche predatore.

Per questo, appena fuoriuscita dall’ooteca, l’involucro spugnoso contenente le uova, assieme a qualche decina di sorelle, comincia da subito la sua messinscena.

Il primo inganno

Non è ancora biancastra come alcune orchidee, ma nera e arancione.

Così facendo imita una cimice velenosa, senza essere dotata di un alcun veleno però. Questo è il primo inganno della sua vita.

Una decina di giorni più tardi, subito dopo la prima muta, avviene la trasformazione: il rosso-arancione muta in un bianco traslucido con tenui ombreggiature rosate.

Le zampe maturano espansioni simili a petali, nella parte superiore dell’addome appare una serie di striature longitudinali brunastre che simulano le “linee di guida” di certe orchidee per gli insetti impollinatori.

A metà del torace si sviluppa una sottile banda verde che spezza la sagoma della mantide in due irriconoscibili parti di materia vegetale.

La testa riprende nelle forme l’apparato riproduttivo di un fiore. Qualunque somiglianza con una mantide scompare e Hymenopus diventa parte dell’orchidea o dei fiori bianchi e rosa sui quali si nasconde.

Così facendo può sorprendere api, mosche e farfalle, le sue prede abituali, senza essere notata dai suoi predatori, come uccelli, mammiferi e rettili che cacciano a vista.

Nel momento dell’accoppiamento la mantide orchidea compie l’ultimo inganno della propria vita.

Per non essere divorato dalla femmina, molto più grande e aggressiva del compagno, il maschio rimane piccolo ed agile, e con buone dote di volatore.

Così facendo riesce ad avvicinarsi alla femmina alle spalle e ad accoppiarsi con essa senza che questa riesca a catturarlo con le zampe raptatorie, come invece avviene tra molte altre specie di mantidi, tra cui la nostra mantide religiosa.

Al prossimo articolo.

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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