free page hit counter

Non prendiamo lucciole per lanterne – VIDEO

Informazioni e credenze sul minuscolo bagliore delle notti d’estate

Un minuscolo bagliore nelle notti d’estate, una eterea presenza tra noi uomini e donne fortunati e deliziati da questa apparizione nell’oscurità, una inaspettata gioia per gli occhi ……si è proprio lei: la lucciola ! Probabilmente molti  come me davanti a questo minuscolo esserino si sono posti domande su tutto ciò che lo riguarda e quindi a seguire darò una breve serie di informazioni e qualche curiosità.

La lucciola è un coleottero appartenente alla famiglia  Lampyridae ed in Italia vi sono 20 specie presenti ( l’italica è la più conosciuta), un quantitativo piuttosto esiguo considerando che nel mondo il numero sale a 2000.

Bioluminescenza femmina di lucciola, bluff
Bioluminescenza femmina di lucciola – Gianluca Doremi

La nostra carissima lucciola è famosa per quella luce (chiamata bioluminescenza) che emette e che risalta tra la vegetazione notturna e questa deliziosa manifestazione avviene grazie alla presenza di ossigeno e all’azione dell’enzima luciferasi, creando  l’ossidazione della luciferina (proteina presente nell’addome del coleottero), che si trasforma in ossiluciferina. Interessante è sapere che questo avvenimento avviene già allo stadio larvale e intensità e ritmo della luce varia a seconda della specie.

A questo punto ci si può domandare il perché di questo fenomeno ed il tutto si riconduce al proseguirsi della specie: in natura ogni essere vivente adotta degli stratagemmi per poter attirare un probabile partner (colori e forme nell’aspetto morfologico, rilascio di ferormoni, suoni emessi e movimenti corporali a seconda della tipologia del soggetto), quindi  i maschi emettono segnali luminosi ritmici cercando di attirare l’attenzione delle femmine, che a loro volta emettono luce a differenti ritmi. Ultima piccola informazione le lucciole si nutrono di lumache, chiocciole e altri insetti.

Credenze

 

Femmina di lucciola – Gianluca Doremi

Ora, per non appesantire troppo la lettura entrando maggiormente nello specifico entomologico, riporto qualche notizia legata alle credenze umane su questo esserino simbolo dell’estate e purtroppo  meno presente di un tempo nei nostri giardini, parchi, boschi  a causa della distruzione degli habitat naturali, dell’inquinamento luminoso, dell’impiego di pesticidi.
In terre lontane come il Giappone si credeva che la lucciola incarnasse l’anima di un  guerriero defunto. Nello stato della Virginia un documento antico riportava che in epoca lontana chi uccideva una lucciola sarebbe stato colpito da un fulmine nel temporale a seguire; in altri luoghi l’arrivo di una lucciola in casa poteva essere segnale di un avvenimento felice in arrivo o, al contrario come nel Regno Unito in epoca vittoriana, di una morte imminente ( i vittoriani erano piuttosto esperti nelle superstizioni di morte trasformando il lutto in una forma d’arte evitando così il  panico se  una lucciola entrava in casa in una calda serata estiva).

Altra credenza popolare era quella del sognare una lucciola che annunciava l’arrivo di un dono. In Italia riuscire ad imprigionare le lucciole per una notte in una bottiglia o sotto un bicchiere richiamava soldi e fortuna. Per i nativi d’America questo insetto era considerato guardiano del campo e delle cibarie.

Sicuramente ci saranno ancora decine di credenze e superstizioni legate al nostro amico coleottero ma preferisco fermarmi qui e concludere con una curiosità che si discosta dall’irrazionale e che porta all’attenzione di tutti noi un fenomeno reale: ricordate il termine bioluminescenza riportato all’inizio di questo articolo? Ebbene vi sono due posti al mondo dove, grazie alle lucciole, viene a crearsi il fenomeno della bioluminescenza simultanea: questo significa che tutte le lucciole presenti nella zona  sincronizzano le loro emissioni di luce in modo che tutte si accendano esattamente nello stesso istante, più volte, per tutta la notte. Meraviglioso evento naturale osservabile nel sud-est asiatico e nel Parco Nazionale Great Smoky Mountains .

Nel terminare questo piccolo agglomerato di informazioni esprimo il mio ultimo pensiero sull’argomento trattato  dichiarando che, al di là delle specifiche nozioni entomologiche e di quelle puramente folcloristiche, la lucciola rimane nel mio cuore come meraviglioso ricordo d’infanzia, fluttuante e magica luce nelle mie notti senza pensieri, senza incognite e paure, sature solo di curiosità e felice ingenuità….le notti estive più dolci della mia vita.

EVA

Al prossimo articolo.

Altri articoli in ordine cronologico

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti e sulla natura del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta




Pubblicato da Eva Carraro

la fotografia fa parte della mia vita in modo cospicuo dal novembre del 2012... prima era solo un mezzo per immortalare momenti di vacanza e famiglia. Non seguo regole fotografiche ma solo il mio personale gusto estetico....sono e rimarrò sempre una donna con la passione per la fotografia con la necessità di riversare emotività e sensibilità nei propri scatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.