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Un insetto albino ?

Anche se ipoteticamente potrebbe esistere, un insetto albino, avrebbe una vita molto difficile, sin dall’inizio.

A quanti di noi è capitato ti trovare un insetto completamente formato ma di una colorazione  bianco candida.

Quasi sicuramente non vi trovate davanti ad un insetto albino ma bensì  ad un insetto appena sviluppato, ma non  ancora pigmentato.

In ogni caso mi sembrava un discorso da approfondire, e al riguardo mi ha aiutato molto un post nel forum di www.entomologiitaliani.net.

Ovviamente ogni frequentatore di forum , luoghi appositamente deputati alla discussione, sa che  le opinioni possono essere diverse, ma alcuni punti, soprattutto quelli supportati da riscontri scientifici, sono importanti e vedremo di estrapolarne qualcuno.

Come ben sapete l’albinismo è dovuto ad una forte scarsità se non alla totale assenza di melanina.

L’assenza di questa sostanza negli insetti si rivelerebbe più critica rispetto ai vertebrati adesso scopriremo perché.

Formica "decolorata" - Gianluca Doremi - albino
Formica “nuova” – Gianluca Doremi

La melanina

  1. La melanina aumenta la resistenza della cuticola?
    Questo è uno dei punti in cui le opinioni si scontrano maggiormente ed un post che riporto ci dice che la cosa, se non falsa, non è del tutto vera:
    “La sclerificazione della cuticola avviene tramite due diversi processi, probabilmente mediati da diversi enzimi, che agiscono entrambi sulla molecola di dopamina. Uno produce N-acetildopamina, l’altro N-β-alanildopamina.
    Alla prima molecola consegue una cuticola dura ma trasparente, la seconda molecola provoca al tempo stesso un indurimento e uno scurimento della cuticola.
    I due differenti processi possono avvenire contemporaneamente, in proporzioni diverse.
    Anche la melanina viene prodotta nei tegumenti a partire dalla dopamina o dal suo immediato precursore metabolico, ma non ha alcuna influenza sull’indurimento della cuticola (e difatti può anche mancare del tutto).
    Osservazioni fatte negli anni ’50 su mutanti albini di ortotteri,  hanno dimostrato che la loro cuticola aveva le stesse proprietà meccaniche riscontrate negli individui normali.
    Del resto tutti conosciamo insetti con tegumenti non melanizzati e più o meno trasparenti: sia sull’intero corpo o gran parte di esso (es: specie cavernicole, larve…) sia su porzioni: (tegumenti di ali, occhi, organi luminosi, ecc…)”
  2. E’ la melanina parte determinante della colorazione dell’insetto (e protezione dagli UV), come nei vertebrati?
    Questo punto se si escludono gli insetti che non devono stare al contatto della luce, come le specie cavernicole menzionate sopra, è vero.
  3. E’ la melanina a contribuire a chiudere le ferite da cui altrimenti l’insetto perderebbe emolinfa.
  4.  La melanina è parte  fondamentale della difesa immunitaria degli insetti, essendo presente nella loro emolinfa e incapsulando i microrganismi patogeni.
    (I punti 3 e 4 sono affermazioni  da considerarsi vere in base agli attuali studi)

Bene per oggi è tutto,


Al prossimo articolo.

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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