La coscienza degli insetti

Gli insetti hanno una coscienza? Anche se rudimentale parrebbe di sì.

Dopo aver affrontato la possibilità della fase REM dei ragni oggi affrontiamo la possibilità che gli insetti abbiano una coscienza.

L’articolo pubblicato su Proceedings of the national academy of sciences, è firmato da due autori australiani, Barron e Klein, e avanza l’ipotesi che alcune strutture del cervello degli insetti abbiano la stessa funzione , ossia quella di produrre la coscienza, di alcune parti del cervello dei vertebrati. 

Vi propongo la traduzione dell’abstract dell’articolo nonché, a fine testo, del link dove andare a leggerlo per intero in inglese.

Abstract

“Come, perché e quando si è evoluta la coscienza rimangono argomenti molto dibattuti.

Per affrontare questi temi è necessario considerare la distribuzione della coscienza nell’albero filogenetico degli animali.

In questo articolo viene proposto che almeno un clade di invertebrati, gli insetti, abbia una capacità per l’aspetto più basilare della coscienza: l’esperienza soggettiva.

Nei vertebrati la capacità di esperienza soggettiva è supportata da strutture integrate nel mesencefalo che creano una simulazione neurale dello stato dell’animale mobile nello spazio.

Questa rappresentazione integrata ed egocentrica del mondo dalla prospettiva dell’animale è sufficiente per l’esperienza soggettiva.

Le strutture del cervello degli insetti svolgono funzioni analoghe. Pertanto, sosteniamo che anche il cervello degli insetti supporta una capacità di esperienza soggettiva.

Sia nei vertebrati che negli insetti questa forma di sistema di controllo comportamentale si è evoluta come soluzione efficiente ai problemi di base della reafferenza sensoriale e della navigazione reale.

Le strutture cerebrali che supportano l’esperienza soggettiva nei vertebrati e negli insetti sono molto diverse tra loro, ma in entrambi i casi sono basali per ogni clade.

Strutture del mesencefalo dei vertebrati (non in scala) che supportano il “sistema di controllo centrale” comportamentale. Il mesencefalo dei vertebrati supporta un modello multisensoriale integrato dello stato dell’animale nello spazio, che supporta un processo decisionale efficace.

Conclusioni

Proponiamo quindi che le origini dell’esperienza soggettiva possano essere fatte risalire al Cambriano.”

Nota

(Il Cambriano, circo 530 milioni di anni fa, è il periodo in cui avvenne la separazione tra gli antenati dei vertebrati e degli artropodi).
Link all’articolo QUI

Al prossimo articolo.

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti e sulla natura del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta