I ragni saltatori hanno contrazioni simili a quelle della fase REM quando dormono, il che suggerisce che i sogni potrebbero essere molto più diffusi nel regno animale di quanto non si sia mai pensato.
Un bell’articolo sui ragni pubblicato su “Scientific American” a cura di Betsy Manson di cui vi propongo una traduzione ed un breve riassunto, l’articolo completo in lingua inglese lo trovate qui.
La Scoperta
La dottoressa Daniela C. Rößler, durante le restrizioni della pandemia , ha catturato i ragni saltatori locali e li ha tenuti in scatole di plastica trasparente sul davanzale della finestra, progettando di testare le loro reazioni a modelli stampati in 3D di ragni predatori.
Una sera, però, tornando a casa dopo cena, ha notato qualcosa di strano. “Erano tutti appesi ai coperchi delle loro scatole”, racconta Rößler, ricercatrice post-dottorato presso l’Università di Costanza in Germania. Non aveva mai visto ragni saltatori sospesi immobili su fili di seta in questo modo. “Non avevo idea di cosa fosse successo”, dice Rößler. “Pensavo fossero morti”.
Si è scoperto che i ragni saltatori stavano semplicemente dormendo – e che Rößler aveva scoperto un’abitudine alternativa di dormire della specie Evarcha arcuata, che era nota per costruire tane di seta in foglie morte accartocciate. Ma la vera sorpresa è arrivata quando ha deciso di spiarli per tutta la notte. Ha comprato una telecamera a basso costo per la visione notturna, vi ha incollato delle lenti d’ingrandimento (la E. arcuata è tipicamente lunga circa sei millimetri) e l’ha puntata su una femmina di ragno addormentata. Ciò che Rößler vide nella registrazione la stupì.
Per lo più il ragno è rimasto appeso. Ma poi le zampe hanno iniziato a contrarsi, così come l’addome e persino le spinnerette che producono seta. A volte le zampe si arricciavano verso lo sterno. In tutti i ragni che Rößler ha registrato, questi strani movimenti apparivano solo durante momenti distinti che duravano poco più di un minuto e si verificavano periodicamente durante la notte. “Si contorcevano in modo incontrollato in un modo che assomigliava molto a quando i cani o i gatti sognano e hanno le loro piccole fasi REM”, spiega la ricercatrice.
Il sonno REM
Il sonno con movimenti oculari rapidi (REM) comporta uno stato di paralisi muscolare parziale o quasi totale associato a uno stato cerebrale attivo, simile al risveglio, motivo per cui viene talvolta chiamato “sonno paradossale”.
Negli esseri umani, questo stato è stato fortemente collegato al sogno. Rößler e i suoi colleghi si sono chiesti se i ragni che si contorcevano potessero sperimentare qualcosa di simile a una fase REM del sonno e forse anche sognare. “Ci siamo detti: “Ok, sarebbe una follia””, dice Rößler. Poi ha pensato: “Scopriamolo” e ha cambiato immediatamente i suoi piani di ricerca sui ragni.
Esistono numerose prove dell’esistenza del sonno REM o di uno stato analogo in molti mammiferi e uccelli. Gli scienziati hanno trovato qualcosa di simile anche in due specie di rettili e accenni di uno stato simile nei pesci zebra.
Sia i polpi che le seppie sembrano avere una fase REM, completa di movimenti degli occhi, contrazioni delle braccia e rapidi cambiamenti di colore e consistenza della pelle, che assomigliano alle manifestazioni che compiono quando sono svegli. Oltre a questi animali, ci sono barlumi ma non molte prove di sonno REM negli invertebrati, compresi insetti e aracnidi.
I Ragni Sognano?
“Non mi sorprenderebbe affatto se i ragni saltatori sognassero”, dice l’ecologista comportamentale Lisa Taylor, che studia i ragni all’Università della Florida e non è stata coinvolta nella nuova ricerca. “Vivono in un mondo sensoriale così ricco e sappiamo che hanno capacità cognitive e di memoria sorprendenti”.
I ragni saltatori hanno offerto un’opportunità unica per ampliare il campo degli animali sognatori, in parte grazie a particolari aspetti della loro anatomia oculare. Sebbene la maggior parte dei ragni non riesca a muovere gli occhi nemmeno da svegli, i ragni saltatori hanno lunghi tubi che spostano la retina dietro i loro grandi occhi principali. Inoltre, per i primi giorni di vita, l’esoscheletro dei ragni è traslucido, quindi i tubi oculari sono visibili all’interno della testa.
Quando Rößler ha registrato 34 ragnetti addormentati, ha scoperto che le loro contrazioni erano accompagnate da inconfondibili movimenti del tubo oculare che non si verificavano durante le altre fasi del sonno. “È bellissimo. Voglio dire, è pazzesco. Fa immediatamente pensare al sonno con movimento rapido degli occhi”, dice l’entomologo Barrett Klein, che studia il sonno delle api all’Università del Wisconsin-La Crosse e che non è stato direttamente coinvolto nel lavoro di Rößler. “E avere la prima indicazione che si possa studiare una cosa del genere o che sia rilevante negli artropodi è per me entusiasmante”.
Conclusioni
Ma è troppo presto per affermare con certezza che i ragni stiano sperimentando qualcosa di simile al sonno REM degli esseri umani, avverte Klein. I ricercatori devono prima confermare che i ragni dormono effettivamente durante questa fase, dimostrando che sono meno reattivi all’ambiente circostante.
i tessitori di ragnatele sognano con le vibrazioni”, dice. “Penso che la storia sia probabilmente che la fase REM è universale in tutto il regno animale come lo è il sonno, ma non abbiamo ancora guardato”.
Al prossimo articolo.
Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta
