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I colori visti dagli insetti

Un nuovo sistema di telecamere e un nuovo pacchetto software permette di registrare video con la vista di insetti e uccelli e permette di vedere i colori da loro percepiti

Nel regno della biologia, le piante, gli animali e i funghi costituiscono un ricco e variegato panorama di organismi, i quali manifestano una vasta gamma di colori attraverso meccanismi fisiologici e strutturali.

Gli animali, in particolare, utilizzano tali colorazioni in display dinamici, spesso eseguiti in ambienti spazialmente complessi, per scopi vari come mimetismo, comunicazione intraspecifica o segnalazioni di pericolo.

Lo studio

Tuttavia, gli approcci tradizionali per lo studio dei colori si concentrano principalmente su valutazioni oggettive e ripetibili, trascurando spesso la variazione temporale dei segnali cromatici, la quale può essere cruciale per comprendere i processi biologici sottostanti.

In questa sede, si presenta un sistema hardware e software progettato appositamente per consentire agli ecologi e ai registi di acquisire con precisione i colori percepiti dagli animali in movimento.

Utilizzando codici Python, le immagini fotografiche o video vengono trasformate in unità percepibili, adattate alla sensibilità dei fotorecettori degli animali bersaglio. Questo approccio, noto come “cattura quantica”, permette di cogliere dettagli cromatici altrimenti inaccessibili.

Figura 2. Estratti di fotogrammi da video a falsi colori.
(©Vera Vasas e altri, in “PLOS Biology”/CC BY 4.0)  Figura 2. Estratti di fotogrammi da video a falsi colori. La nostra pipeline può produrre video in falsi colori di animali che si comportano nel loro ambiente naturale. (A) Qui mostriamo 3 maschi di Colias eurytheme. Queste farfalle mostrano una forte iridescenza UV dipendente dall’angolo sul lato dorsale delle ali. Le porzioni iridescenti ai raggi UV appaiono all’osservatore umano più arancioni delle ali, altrimenti gialle (si veda l’inserto visibile all’uomo). La rappresentazione dei falsi colori aviari (immagine principale) si basa sulle coordinate dello spazio avversario RNL (receptor noise-limited)[17,44]. Le coordinate in questo spazio rappresentano le differenze nelle risposte dei fotorecettori di un animale e le distanze tra le coordinate approssimano le distanze percettive tra i colori. La chiave dei colori illustra i colori visibili dall’uomo lungo il perimetro di un cerchio colorato secondo le coordinate RNL, dove i colori UV iniziano dall’epicentro e si mescolano con gli altri colori. Per tutti i dettagli, si veda il Metodo A nel testo S1.

Sia i piani progettuali che i codici necessari sono resi disponibili come risorse open-source, accessibili pubblicamente per promuovere la collaborazione e il progresso nella comunità scientifica.

L’integrazione di telecamere specializzate e il relativo software consentirà agli ecologisti di esplorare in dettaglio come gli animali utilizzano i colori in manifestazioni comportamentali dinamiche, e di analizzare come l’illuminazione naturale influenzi la percezione cromatica.

Conclusioni

In conclusione, questo approccio empirico rappresenta un’importante evoluzione nel modo in cui gli scienziati e i registi possono rappresentare e comprendere il mondo percettivo degli animali non umani, fornendo nuove prospettive e strumenti per indagare i fenomeni biologici legati alla colorazione.

Il materiale visivo e i dati ad esso associati rappresentano una risorsa preziosa per la ricerca scientifica, trovando applicazioni utili nel campo della conservazione ambientale. Ad esempio, tali dati possono essere impiegati per sviluppare soluzioni di design più sicure per gli uccelli, riducendo il rischio di collisioni con strutture antropiche come edifici o turbine eoliche. Inoltre, possono essere utilizzati per mitigare l’impatto dell’inquinamento luminoso sugli insetti, fornendo indicazioni preziose per la progettazione di sistemi di illuminazione più responsabili.

Il sistema è in grado anche di elaborare ricostruzioni visive in falsi colori dei video, permettendo di approssimare l’aspetto che potrebbe avere la visione ultravioletta degli animali. Questo è particolarmente utile per comprendere meglio il mondo visivo degli organismi che percepiamo diversamente da noi, e può aprire nuove strade per la ricerca sulla comunicazione animale, mimetismo e altro ancora.

L’articolo completo in lingua inglese è visibile qui:
https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.3002444

Al prossimo articolo.

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti e sulla natura del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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