La galleria dell’olfatto

Uno studio sull’olfatto delle falene, tramite la galleria del vento,  per comprendere il nostro

Un articolo del un po’ datato ma sempre interessante.

Pubblicato su “Le Scienze”  dopo essere uscito su “Nature” il particolare esperimento evidenzia quanto il nostro sistema olfattivo è strettamente legato a quello degli insetti.

“Facendo volare alcune falene in una minuscola galleria del vento, un gruppo di scienziati dell’Università dello Utah ha trovato indizi su come gli odori vengono convertiti in segnali nervosi nel cervello.

Sicuramente l’esperimento non è piaciuto agli animali, maschi, che sono stati costretti a volare inseguendo l’odore di femmine inesistenti e collegati a degli elettrodi.

Nel loro articolo, pubblicato su «Nature», gli autori sottolineano che questo studio può servire a comprendere meglio anche il sistema olfattivo dei mammiferi, che è direttamente e stranamente paragonabile a quello degli insetti.

Il primo elemento emerso da questo studio, condotto da Neil J. Vickers, è che le cellule nervose dei centri olfattivi mandano segnali che dipendono dalla concentrazione del feromone femminile nell’aria.

Tethea ocularis – © Gianluca Doremi

In un primo esperimento, gli scienziati hanno prelevato l’antenna di un maschio, il suo «naso», a cui hanno collegato direttamente minuscoli elettrodi.

Si è potuto così misurare il tipo di segnale emesso dall’antenna quando viene esposta al feromone.

Si è visto così, per prima cosa, che l’antenna è in grado di rispondere anche alle repentine variazioni di concentrazione del feromone che si formano nel tunnel.

Ma l’esperimento chiave dello studio è stato un altro.

In questo caso, oltre a misurare i segnali delle antenne di una falena, gli scienziati hanno inserito un elettrodo anche nel lobo del suo cervello responsabile dell’olfatto.

È risultato che anche nel cervello l’ampiezza delle oscillazioni del segnale corrisponde alle concentrazioni dell’odore «annusate» dalle antenne.

L’esperimento è però in contraddizione con alcuni risultati precedenti.

Finora, gli scienziati pensavano che le oscillazioni del segnale cerebrale dipendessero dal tipo di odore avvertito, e non dalla sua intensità.

Questo significa che il tipo di odore deve quindi essere codificato in qualche altro modo, ancora ignoto, nel segnale.”

Al prossimo articolo.

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Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

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