1  La statua di una zanzara più grande del mondo è a Komarno, Manitoba, la capitale delle zanzare del Canada. (“Komarno” è la parola ucraina che significa “zanzara”). Realizzata nel 1984, è fatta di ferro e ha una apertura alare di circa 5 metri. Funziona anche coma una banderuola segnavento.

2  Ci sono più di 3.000 varietà di zanzare al mondo  che vivono dalla tundra artica fino alle foreste tropicali. Molte sono attive all’alba e al tramonto, mentre altre preferiscono pungere durante il giorno.

3   Nel 1998, alcuni ricercatori trovarono una nuova specie di zanzare nella metropolitana di Londra, discendenti da quelle che volarono nei tunnel quando vennero scavati circa un secolo fa. Una volta prediligevano pungere gli uccelli, ora si arrangiano con topi, ratti e passeggeri, raramente si sono incontrate con le loro simili che vivono alla luce del sole. Il loro DNA cambia da una linea della metropolitana all’altra.

4 Le zanzare non mordono, succhiano.

5 Ci vogliono circa 1.000.000 di punture di zanzare per dissanguare completamente un uomo adulto.

6  Sembra incredibile ma, alcuni ricercatori che hanno esposto i propri corpi alle punture di zanzare nelle zone artiche del Canada hanno contato circa 9.000 punture per minuto causate da sciami brulicanti di zanzare. A questo ritmo un uomo può perdere metà del suo sangue e morire in due ore.

7  Quando una zanzara è piena di sangue, un segnale chimico fa interrompere la puntura. Quando questo segnale è inibito in laboratorio le zanzare succhiano fino ad esplodere. Non credo ci siano molte persone che siano tristi per questo.

8 Secondo uno studio dell’Università di Bristol, le orecchie dei maschi di zanzara hanno lo stessa quantità di cellule sensoriali delle orecchie umane. Questo serve ai maschi di zanzara per identificare le femmine in base al ronzio prodotto.

9  Quando una zanzara rileva il battito d’ali del sesso opposto, comincia a sincronizzare il proprio con quello del potenziale compagno. I maschi più abili possono effettuare questa sincronizzazione in pochi secondi. Le femmine ci mettono molto più tempo per sincronizzarsi.