Un’interessante articolo sulle farfalle pubblicato su researchgate.net
Mobeen Ghazanfar, Razia Iqbal e altri ricercatori dell’University of Gujrat, del Pakistan hanno pubblicato un articolo che mi ha fatto riflettere.
Vi propongo la traduzione dell’Abstract.
“Le farfalle svolgono un ruolo vitale nell’ecosistema, esiste un rapporto co-evolutivo tra farfalle e piante, le loro vite sono interconnesse.
Le farfalle sono spesso chiamate fiori volanti, nel momento in cui, appunto volando, mostrano la loro bellezza.
Questi insetti migliorano il valore estetico degli ambienti grazie ai loro squisiti colori .
Ma a prescindere dal loro valore estetico le farfalle sono degli indicatori dell’ecosistema;
Questi insetti, infatti ci possono dire molto sullo stato di salute dell’ecosistema in cui vivono.

Queste sono efficaci impollinatrici, le farfalle visitano il fiore per nutrirsi del nettare in un rapporto rapporto reciprocamente vantaggioso.
Alcune specie di farfalle effettuano delle migrazioni, percorrendo notevoli distanze portando così il polline da condividere su piante molto lontane le une dalle altre.
Questa migrazione di pollini induce variazioni genetiche nelle piante e offre maggiori possibilità di sopravvivenza contro diverse malattie.
Questi insetti forniscono anche cibo ad altri organismi, ad esempio; Uccelli, rettili anfibi e agiscono come controllo biologico di alcune specie di parassiti.
Ma la popolazione di questi insetti si sta riducendo rapidamente a causa delle attività umane, come la distruzione degli habitat, gli usi dei pesticidi e la scarsa
consapevolezza delle persone circa l’importanza dei “fiori volanti” “.
Riferimenti: Link
Leggevo oggi su un post di facebook una dichiarazione di una persona che vive molto vicino al mondo degli insetti, la quale riferiva che in fondo le farfalle italiane stanno abbastanza bene e che si possono incontrare anche in città.
Personalmente sono più in accordo con i relatori dell’articolo sopra riportato, e dalle loro relazioni ci si rende conto che il problema colpisce, come ovvio i luoghi in cui l’antropizzazione è più intensa. Un problema che, in fondo, nel corso degli ultimi otto anni ho riscontrato anche io, con la scomparsa di alcune specie dalle mie zone.
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