I ritrovamenti fossili di farfalle con gli occhi sulle ali, sono avvenuti in Cina e Kazakistan.
Continuando su filo conduttore di come erano gli insetti, vi propongo un articolo relativo ai lepidotteri (a me cari) ed ad alcune loro caratteristiche, tra cui gli occhi sulle ali.
L’attuale stato delle specie animali è il risultato di un’evoluzione avvenuta in un quantitativo di tempo che noi non riusciamo nemmeno a immaginare. Ma non solo animali, piante, montagne, mari, una storia di milioni di anni.
Riuscire a capire come fossero l’ambiente e la vita in questi periodi sarebbe del tutto inimmaginabile se non ci fossero delle “instantanee” di come fosse la situazione. I fossili sono proprio questo, delle “fotografie” scattate dalla natura per noi.
Sono pochissime le testimonianze fossili di come fossero le farfalle, sicuramente a causa della loro morfologia e della conseguente difficoltà a depositarsi sul fondo di laghi e stagni, i migliori luoghi in cui si può verificare la fossilizzazione.
Ed è nei sedimenti di laghi rinvenuti in Kazakistan e Cina che sono stati rinvenuti i resti fossili di alcune farfalle con gli occhi sulle ali.
I paleontologi della Smithsonian Institution di Washington, hanno studiato alcuni di questi fossili datandoli all’età del Giurassico.
In precedenza in queste zone dell’Asia centrale son stati scoperti centinaia di resti di insetti che avevano ali enormi, circa 16 cm, ed erano molto simili alle farfalle moderne.
La ricerca è stata ristretta a 17 specie tra i fossili rinvenuti.
Tramite un microscopio elettronico a scansione ed ad analisi chimica sono state realizzate immagini ad alta risoluzione e con diversi contrasti atte ad approfondire lo studio.
I risultati hanno confermato che gli insetti erano molto simili alle attuali farfalle sia nella struttura interna, sia in quella esterna e avevano, altresì, una proboscide nella bocca per raccogliere e assorbire il liquido alimentare.
Un risultato che sposterebbe la comparsa dei primi rudimenti della spiritromba indietro di 20 milioni di anni. Infatti, fino ad oggi, si sapeva che la spiritromba, come apparato boccale, comparve nel Cretaceo.
I risultati sono in ogni caso da confermare, ed al momento i rinvenimenti vengono datati ad un “generico ” Mesozoico.
Ma credo che l’importanza di questa ricerca sta nel fatto che sulle ali di alcuni di questi fossili sono stati rinvenuti degli “occhi” che probabilmente servivano per scoraggiare o impaurire i predatori, lo stesso utilizzo delle farfalle attuali.
Le ali avevano la superficie ricoperta da squame e la stessa struttura di quelle che oggi ricoprono le moderne farfalle.
Forse, adesso, quando incontreremo una farfalla la guarderemo con “occhi” diversi.
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