Una ricerca dell’Università di Zurigo, ha dato risultati sorprendenti, l’evoluzione delle piante può essere influenzata dal tipo di insetti impollinatori.
Ma come fanno gli insetti impollinatori ad influenzare l’evoluzione delle piante?
Uno studio effettuato da due ricercatori dell’Università di Zurigo e descritta su www.nature.com ha aperto una finestra sulla limitata conoscenza del processo evolutivo delle piante.
La sperimentazione ha avuto luogo in tre serre, in cui hanno alcune piante di rapa (Brassica rapa) facendo in modo che in una di esse i vegetali fossero impollinati esclusivamente da bombi , mentre nella seconda gli impollinatori erano esemplari di sirfidi .
Le piante della terza serra, che servivano da controllo, sono state invece impollinate a mano.
I ricercatori hanno proseguito l’esperimento per 11 generazioni delle piante.
Al termine hanno constato che, rispetto ai controlli, le piante impollinate dai bombi si erano evolute in modo da essere più alte, avere fiori più profumati e petali con una maggiore capacità di riflettere la luce nello spettro dell’ultravioletto.
Nelle piante che erano state esposte ai sirfidi – che sono impollinatori molto meno efficienti dei bombi – i cambiamenti sono stati assai meno evidenti, a volte involutivi come l’aver ridotto le emissioni di alcune sostanze volatili floreali, eccetto per un tratto, ma significativo: una più efficiente autoimpollinazione.
La deduzione? se cambiano le specie impollinatrici, i tratti dei vegetali interessati cambiano molto rapidamente.
Tra gli impollinatori in declino, le api hanno particolari esigenze e sono apparentemente più vulnerabili, per esempio, dei sirfidi.
Di conseguenza, le variazioni nella composizione degli impollinatori possono alterare la quantità e la qualità dell’impollinazione con un possibile impatto anche sulle rese delle specie vegetali di interesse economico.
Al prossimo articolo.