I primi insetti sono comparsi contemporaneamente alla colonizzazione della terraferma da parte delle piante.
Gli insetti rappresentano uno dei gruppi di animali più diversificati e con il maggior numero di specie.
Tuttavia, molte delle relazioni evolutive tra le specie di insetti sono state controverse e difficili da risolvere.
La collaborazione, che vede impegnati oltre cento ricercatori di istituzioni di tutto il mondo, ha mappato il genoma e il trascrittoma (l’insieme dei geni espressi) di 1200 specie di insetti, per poi analizzarli e confrontarli con l’obiettivo di ricostruire l’albero filogenetico e la cronologia di una delle più vaste classi di animali.
I risultati ora pubblicati tracciano solo un quadro provvisorio, desumibile sulla base dei dati relativi a sole 144 specie.
La mole di dati è immensa e ci vorrà parecchio tempo per ottenere dei risultati definitivi.
Per quanto parziali, questi dati hanno comunque già permesso di definire la cronologia dei principali eventi che hanno segnato l’evoluzione degli insetti.
I ricercatori grazie a questi dati sono già in grado di dire quando si sono evoluti il volo, l’alimentazione erbivora, il parassitismo e molto altro ancora.
Qualche dato:
- Gli insetti hanno iniziato a colonizzare la terraferma 480 milioni di anni fa.
- Hanno sviluppato le ali 406 milioni di anni fa.
- Questi primi insetti erano i progenitori delle attuali libellule.
- La comparsa delle piante da fiore ha dato il via alla biodiversità tra gli insetti volanti, come le api, vespe e farfalle.
- I pidocchi si sono diversificati solamente dopo la comparsa di uccelli e mammiferi, smentendo la teoria che esistessero già con i dinosauri piumati.
- La varietà di scarafaggi e termiti che vediamo oggi si sarebbe invece evoluta 252 milioni di anni fa, dopo la grande estinzione del Permiano.
La ricerca, in ogni caso ci sta portando verso una risoluzione completa dell’evoluzione degli insetti.
Altri dati sono disponibili nell’articolo originale che trovate qui: Link
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