Molte sono le ipotesi del perché le falene sono attratte dalla luce, ma mancando la sperimentazione, manca ancora una risposta definitiva.
La “navigazione” notturna degli insetti è probabilmente più complessa di quanto abbiamo attualmente capito. Sempre più ricerche stanno rivelando nuovi meccanismi di navigazione tra gli insetti notturni, suggerendo che tali creature probabilmente usano una combinazione di diversi meccanismi per navigare e non solo la luce (Warrant & Dacke, 2011).
Le falene in particolare utilizzano la luna direttamente come segno, ma possono anche usare la luce polarizzata emessa dalla stessa e forse dalle stelle (Warrant & Dacke, 2011). Un recente documento ha rilevato che gli scarabei stercorari usano la Via Lattea come punto stabile per la navigazione (Dacke et al., 2013). Vedi la Via Lattea e lo Stercorario.

Ma perché non tutte le falene sono attratte?
Le differenze di attrazione della luce tra le falene possono essere spiegate dalle dimensioni dell’occhio. Le falene più grandi (con gli occhi più grandi)risultano più attratte dalle luce rispetto alle falene più piccole, specialmente dalle luci con i componenti UV (van Langevelde et al., 2011).
Ciò può essere dovuto all’aumento della sensibilità alla luce degli occhi più grandi, ma può anche essere il risultato di diversi meccanismi per la navigazione per le grandi e piccole falene.
Molte falene sono impollinatrici e hanno una visione del colore maggiore rispetto alle falene non impollinatrici (van Langevelde et al., 2011).
Oltre ai segnali luminosi, gli insetti probabilmente utilizzano anche punti di riferimento terrestri per navigare.
Questa modalità di navigazione è particolarmente comune negli insetti abituali delle foreste, che non hanno un chiaro percorso di visione ai segnali notturni. Invece questi insetti utilizzano segnali come i modelli della calotta forestale per trovare la loro strada(Warrant & Dacke, 2011).
Pensiero comune
Il pensiero comune punta al meccanismo di attrazione leggera ossia quello delle falene che volano ad angolo rispetto a una sorgente di luce molto lontana (orientamento trasversale) che viene quindi interrotta da una sorgente luminosa vicina, artificiale, ma molto probabilmente il sistema si rivelerà molto più complesso.
Ci sono più tipologie di insetti con varie metodologie di navigazione che sono attratti dalla luce, compresi gli insetti che utilizzano le stelle e insetti diurni che utilizzano la luce solare polarizzata. Quest’ultimi per mia esperienza personale, in presenza di luce artificiale ritornano al comportamento diurno.
Purtroppo mancano le sperimentazioni di queste spiegazioni teoriche e non si è ancora data una risposta definitiva del perché le falene sono attratte dalla luce.
Al prossimo articolo.
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