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La vespa “spiona” per poter perpetuare la propria specie

Per individuare i loro ospiti, una specie di vespa parassitaria la Trichogramma brassicae  ‘spia’ le comunicazioni chimiche  dei loro insetti ospiti.

Un articolo pubblicato su nature descrive un esempio in cui l’informazione chimica anti-afrodisiaca, che viene passata dal maschio alla femmina della Pieris brassicae (e anche della Pieris rapae) durante l’accoppiamento, viene sfruttata dal vespa parassita Trichogramma brassicae.

La forte selezione per garantire la paternità in specie in cui una femmina può avere più partner maschili, ha  portato ad una evoluzione  in cui il maschio produce  numerose sostanze chimiche nel contenuto seminale.

Queste includono i feromoni anti-afrodisiaci, che vengono trasmessi dal maschio alla femmina durante l’accoppiamento per rendere poco attraente la femmina per i maschi successivi.

Un numero crescente di specie hanno dimostrato di usare questi sostanze chimiche.

All’interno della classe Insecta (gli insetti), ci sono stati più casi di evoluzione convergente di anti-afrodisiaci  e fra i più conosciuti nei lepidotteri ci sono appunto quelli del genere Pieris.

Come la selezione ha portato i maschi di di P. brassicae e P. rapae a sviluppare questo meccanismo per aumentare le proprie chances di riproduzione, lo stesso ha fatto la Trichogramma brassicae per aumentare le proprie.

La piccola vespa in attesa della deposizione - © N. E. FATOUROS & H. M. SMID
La piccola vespa in attesa della deposizione – © N. E. FATOUROS & H. M. SMID

Quando la piccola vespa rileva l’odore dei feromoni di una farfalla femmina fecondata , di norma nella fase di volo che porta la stessa nei siti di deposizione delle uova, la segue  per poi parassitare le uova appena deposte.

Anche le piante lo sentono

E’ stato anche osservato che questa interazione può essere mediata da alcune piante.

Non è un adattamento inaspettato, in quanto è vantaggioso per la pianta al fine di facilitare attrazione del parassitoide ed avere protezione contro gli insetti erbivori.

Avevamo già visto un atteggiamento analogo da parte delle piante qui: Link

In particolare le femmine già accoppiate di P. brassicae e P. rapae  inducono la produzione di synomoni (feromoni con effetto intraspecifico) da parte dei cavolini di Bruxelles che così attirano i parassitoidi T. brassicae e T. evanescens.

Se questa affascinante strategia è diffusa, come si sta ipotizzando, in natura, potrebbe gravemente vincolare l’evoluzione della comunicazione sessuale tra gli ospiti.

Al prossimo articolo.

Visita anche il Canale di Youtube (documentari e video sugli insetti del Nordest Italiano)

Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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