La maggior parte delle abitazioni pullula di vita e ospita diverse centinaia di specie diverse di minuscoli insetti, artropodi e altri invertebrati, che nella stragrande maggioranza dei casi è perfettamente innocua e discreta di Jesse Greenspan
Oggi riporto una parte di un articolo pubblicato su “Le Scienze” il 22 gennaio 2016.
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Per rendersi conto di quanto sia incredibilmente ricca la biodiversità, non c’è bisogno di fare trekking in una remota riserva naturale.
Di fatto, come dimostra una ricerca pubblicata oggi, non è nemmeno necessario uscire di casa.
In uno studio che farà di sicuro tremare chi soffre di una fobia per gli insetti, un gruppo di scienziati ha esaminato 50 case nella zona di Raleigh, la capitale del North Carolina, documentando la presenza di quasi 600 specie di insetti e altri invertebrati.
Alcune di queste creature sono parassiti ben noti.
Gli scarafaggi, per esempio, avevano infestato tre delle case studiate, mentre in 14 case c’erano le termiti e in cinque le pulci.
Ma la maggior parte degli invertebrati presenti in quello che gli scienziati hanno descritto come il “grande interno” sono considerati benigni e passano quasi inosservati ai loro conviventi umani.
“Mi piace pensare a loro come a buoni compagni di stanza”, spiega il coautore dello studio Michelle Trautwein, un entomologo dell’Accademia delle scienze della California a San Francisco.
“Sono tranquilli e discreti.”
Gli scienziati hanno condotto la loro ricerca da maggio a ottobre 2012, arrivando in ogni casa con fari, ginocchiere, reti, pinze e aspiratori, che sono stati usati per risucchiare minuscole creature lungo davanzali e battiscopa.
“Sembravamo attrezzatissimi esploratori”, dice Trautwein, ridendo.
“Sembrava che dovessimo andare in mezzo alla foresta amazzonica.” Passando metodicamente da una stanza all’altra, hanno raccolto più di 10.000 esemplari di 304 famiglie di invertebrati.
Ogni casa ospita una media di 100 specie circa.
Formiche, ragni, coleotteri dei tappeti, cecidomidi (noti anche come moscerini delle galle) sono stati trovati in tutte le case, e in tutte tranne una erano presenti anche
i pidocchi dei libri, che Trautwein descrive come “carini” e “cugini amichevoli dei pidocchi parassiti”.
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Al prossimo articolo.