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Valutazione della potenziale esposizione delle farfalle al polline di mais geneticamente modificato nelle aree protette in Italia

Un interessante articolo pubblicato su Reserachgate.net sull’esposizione delle farfalle a polline di mais geneticamente modificato .

Arpaia, Salvatore & Baldacchino, Ferdinando & Bosi, Sara & Burgio, Giovanni & Errico, Simona e Alessandra Magarelli, Rosaria e Masetti, Antonio e Santorsola, Salvatore. (2018).

L’articolo di cui vi propongo l’abstract risulta un po’ tecnico e necessita di un lettura completa. A fine articolo lascio il link dove poter fare richiesta dell’articolo completo nel caso foste interessati.

Aglais (Inachis) io - © Gianluca Doremi
Aglais (Inachis) io – © Gianluca Doremi 2015

Polline di mais geneticamente modificato nelle aree protette in Italia. Scienza degli insetti. 10.1111 / 1744-7917.12591.

Gli impatti ambientali delle colture geneticamente modificate sono imposti durante la fase di pre-commercializzazione.

Una delle aree di interesse è il possibile impatto sugli organismi non bersaglio. Le colture che esprimono tossine grasse potrebbero influenzare le larve dei lepidotteri che vivono al di fuori dei campi coltivati, attraverso la deposizione di polline su piante selvatiche che costituiscono la loro fonte di cibo.

Mentre la tossicità del polline varia tra i vari eventi, la possibile esposizione di specie non bersaglio dipende dalle condizioni agro-ambientali. Specie di prosperità in prossimità delle coltivazioni di mais. Testiamo un rilevamento sul campo di due anni di farfalle e infestanti per stimare la possibile esposizione in assenza del fattore di stress reale (ad esempio piante di mais che esprimono Cry1).

Le specie di indicatori sono state selezionate – Aglais (Inachis) I nel sito settentrionale e Vanessa cardui nel sito meridionale – e la loro fenologia è stata studiata.

Dispersione del polline dalle piastre di Petri. Emissioni di polline e presenza di larve sulle piante ospiti. Cardio nel sito meridionale. Sono previsti diversi scenari di rischio nei due siti. Le coltivazioni di mais coltivate localmente a metà estate in coincidenza con un periodo di estivazione per diverse specie di due a condizioni calde e secche.

Inoltre, le piante ospiti di V. cardui sono alla fine del loro ciclo vitale e quindi limitano la disponibilità di cibo.

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Il link per fare richiesta dell’articolo: Link

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Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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