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Il declino della farfalla monarca ed il clima

Uno studio di ricercatori dell’Università dell’Illinois, spiega che il declino della farfalla monarca (Danaus plexippus) non è dovuto solamente  alla diminuzione delle piante del genere Asclepias – indispensabili al loro sviluppo a alla riproduzione, perché sono le uniche di cui si cibano le larve – nelle regioni del Nord America verso cui migrano periodicamente, ma è dovuto anche ad altri fattori.

In una ricerca pubblicata su BioScience (BioScience , Volume 67, Numero 4, Aprile 2017, Pagine 343–356, ) ci vengono spiegate le altre ragioni.

Il declino delle popolazioni di farfalle monarca ha spinto a indagare sulla sensibilità delle piante ospiti in relazione al cambiamento del territorio.

Il declino documentato della presenza delle Asclepias conosciute comunemente come euforbie nelle terre coltivate ha stimolato sforzi per far sì di aiutare lo sviluppo dell’ euforbia in altri habitat. 

Tuttavia, l’attuale comprensione delle popolazioni di euforbia è scarsa. 

E’ stata effettuata un’indagine a lungo termine sulle piante dell’Illinois per valutare la corrispondenza fra l’incremento/declino nella presenza di euforbia e la popolazione della farfalla monarca, anche per evidenziare le pratiche di gestione dell’habitat che promuovono tali piante e ovviamente aumentare l’eventuale presenza della farfalla. 

Farfalla monarca

L’abbondanza di euforbia nelle aree naturali non è diminuita precipitosamente, sebbene se si considerano le terre coltivate, i cambiamenti nella gestione delle infestanti agricole hanno portato a una perdita del 68% di piante di euforbia disponibili per le farfalle in tutta la regione.

Le comunità vegetali con poche specie invasive offrono un habitat ottimale per le alghe.

L’aumento delle aree naturali e la gestione delle praterie esistenti, come la falciatura meno frequente e il controllo delle specie legnose ed esotiche, possono sostituire alcune delle piante di euforbia che sono state perse dalle terre coltivate.

Altresì lo studio ha dimostrato che al declino contribuiscono anche altri fattori, a partire dal cambiamento climatico che influisce sul periodo di fioritura delle piante del cui nettare si nutrono lungo la rotta di ritorno verso il Messico.

rif. https://academic.oup.com/bioscience/article/67/4/343/3064068

Al prossimo articolo.

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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