Un interessante articolo relativo pubblicato recentemente su Galileo.net. Uno studio ha testato alcuni tra i più comuni tipi di repellenti contro le zanzare, scoprendo che quelli a base di citronella, dalle candele agli spray, sono in realtà tra i meno efficaci nell’allontanare gli insetti. Ecco cosa invece funziona
Dai dati ottenuti risulta che solo un tipo di sostanza (il piretroide insetticida Metofluthrin) contenuto in un prodotto spray per l’ambiente riesce a tenere distante l’insetto dalla nostra pelle, a differenza della citronella contenuta nelle candele, o di altre sostanze come olio di eucalipto, olio di cedro, olio di geranio, contenuti in braccialetti da indossare oppure in prodotti spray da stendere sulla pelle.
Per testare le diverse sostanze, i ricercatori hanno sviluppato un test che imitasse le condizioni che si verificano normalmente all’aperto, in un cortile. A tale scopo è stata utilizzata una sorta di cabina. Un volontario è stato usato come esca e collocato da un lato della struttura, mentre dalla parte opposta sono state liberate le zanzare. I ricercatori hanno quindi misurato il numero di zanzare che si erano spostate verso il volontario, che indossava di volta in volta repellenti diversi. La maggior parte di questi non è risultato all’altezza delle promesse riportate in etichetta, con effetto repellente debole o nullo: tra i dispositivi più inutili, le candele alla citronella (utili a scopo ornamentale, ma certo non nella lotta alle zanzare), i bracciali contenenti estratti di erbe e i repellenti sonici, che sostengono di allontanare gli insetti con suoni ad alta frequenza. L’unico a mostrare una certa efficacia era un dispositivo indossabile, una sorta di ventilatore in grado di emanare il piretroide.
Articolo prodotto in collaborazione con il master SGP di Sapienza Università di Roma
Al prossimo articolo.