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Il mimetismo, anche se imperfetto, aiuta comunque.

E’ il risultato di un’analisi comparativa dell’evoluzione del mimetismo imperfetto.

Rieccoci con un nuovo articolo dopo un giorno di pausa. Stavolta parleremo di ditteri ed in particolare di sirfidi.
Lo studio risale al 2012, ma come abbiamo visto anche se un po’ datati, alcuni studi possono essere molto interessanti.

Anche se gli esempi eccezionali di adattamento sono spesso celebrati, alcuni risultati della selezione naturale sembrano ben lungi dall’essere perfetti.

E’ il caso di molti sirfidi, che sappiamo essere innocui,  che utilizzano la strategia di imitare imenotteri provvisti di aculeo. Alcune specie di questi ditteri sono eccellenti imitatori, altri invece hanno solo una una somiglianza superficiale. Lo studio cerca di dare una spiegazione del perché di questo mimetismo imperfetto.

Sirfide - Eva Carraro
Sirfide – Eva Carraro

Varie ipotesi sono state effettuate per spiegare la variazione interspecifica nella fedeltà mimetica, ed un approccio tramite  un’analisi comparativa è sembrata la scelta più logica.

In particolare,  risultati dello studio , in combinazione con i risultati precedenti, hanno  permesso di scartare diverse ipotesi chiave per il mimetismo imperfetto:

  • In primo luogo, non risulta valida , secondo lo studio, la tesi che attribuisce solo alla specie umana la capacità di distinguere le imperfezioni, che non sarebbero notate ai predatori di altre specie.
  • Non risulta valida  anche l’ipotesi del mimetismo intermedio, ossia  che i travestimenti imperfetti  siano  un tentativo di somigliare a più modelli nello stesso momento.
  • E ancora meno valida l’ipotesi che l’aspetto ambiguo sia voluto per confondere il predatore al fine di prendere tempo .

Al contrario, una forte relazione tra la fedeltà mimetica e le dimensioni del corpo è supportata dai rilievi, suggerendo che una diminuzione della pressione predativa sulle specie meno redditizie limita la ricerca  della perfezione mimetica.

Praticamente gli insetti più piccoli sono meno appetibili per i predatori e non sentono quindi l’esigenza di affinare la tecnica di mimetismo.

L’articolo pubblicato su Nature: Link

 


Al prossimo articolo.

 

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Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

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