Il silenzio è per le orecchie ciò che la notte è per gli occhi. (Edmond Jabès)
Ma non per i lepidotteri notturni, che distinguono i colori anche con pochissima luce. È la scoperta di tre studiosi svedesi della Lund University, che hanno sottoposto la specie Deilephila elpenor, una grossa falena notturna europea, ad alcuni esperimenti.
Hanno addestrato alcune falene ad associare un colore (giallo o blu) a un premio di zucchero, che potevano succhiare da alcuni fiori artificiali. Insieme ai fiori colorati, ce n’erano anche alcuni grigi, per capire la capacità di distinzione di questi lepidotteri. I quali sono stati capaci di distinguere i fiori colorati da quelli grigi in ogni condizioni di luce, da quelli di un tramonto (0,01 candele per metro quadrato) a quelle delle notte fonda (0,0001 candele per metro quadrato).
Non solo, ma le falene riconoscevano i colori di due fiori artificiali (uno verde e uno turchese) anche in condizioni di illuminazione differente, cioè con luce ambiente bianca e gialla.
I ricercatori hanno anche calcolato quanti sono i fotoni che colpiscono gli elementi (ommatidi) degli occhi delle falene: ogni singolo ommatidio riceve da 1 a 16 fotoni, e solo con questi riesce a distinguere i colori dei fiori.
Al prossimo articolo.
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