La specializzazione di un parassita fungino nel manipolare il cervello delle formiche.
Una nuova ricerca spiega come e quando avviene la trasformazione degli insetti in una sorta di “chimera”, una creatura a metà strada tra formica e fungo.
Ma come avviene? in linea di massima così:
“Il fungo parassita si riproduce manipolando il comportamento delle formiche, emettendo un cocktail di sostanze chimiche, che modificano e controllano il comportamento delle formiche quando ne incontrano il cervello ”
I risultati, suggeriscono che il fungo “conosce” il suo ospite preferito.
Infatti il fenomeno interessa più specie di funghi ed ognuno infetta una determinata specie di formica.
Il genus del fungo è l’Ophiocordyceps, e da varie ricerche si è conoscenza del suo “attacco” in Sud e Nord america e in Asia, ovviamente su specie di formiche diverse.
Alcune ricerche effettuate da David P. Hughes , assistente professore di entomologia e biologia alla Penn State University riferivano della sorprendente capacità di “dirigere” in modo specifico il proprio ospite.
Gli insetti infetti invece di seguire il normale percorso seguendo i segnali chimici lasciati dalle altre formiche, vagano senza meta finché dei movimenti involontari le fanno cadere .
Generalmente non cadono al suolo ma sulle foglie del sottobosco in un ambiente più consono alla crescita ed alla riproduzione del fungo.
Successivamente il fungo, moltiplicandosi all’interno della testa della formica provoca il distacco dei muscoli delle mandibole facendole serrare su una foglia o su un ramo.
Lo scopo del fungo è quello di avere un ambiente adatto e “sicuro” in cui svilupparsi. Una volta chiuse le mandibole la formica muore a causa delle tossine.
A questo punto il parassita si sviluppa all’esterno della formica e cresce in prossimità della testa con l’aspetto di un palco di corna.
Ora è pronto a rilasciare le spore e ad infettare qualche nuova formica.
Curiosità
Si è a conoscenza del fatto che i funghi non attacchino esclusivamente le formiche, ma anche altri insetti.
Al momento si è conoscenza di grilli, vespe, falene e mosche.
Dalle affermazioni di Hughes, si è appena scoperta la punta di un iceberg e sarebbero molte le specie colpite da questa infezione.
Al prossimo articolo.
Farfalle e falene della pianura Friulano-Veneta