free page hit counter

L’unico insetto dell’Antartide: cosa ci insegna sulla sopravvivenza

Grazie alla sua straordinaria genetica il dittero resiste a due inverni in condizioni ambientali critiche, in Antartide.

Tratto da un articolo di

19 agosto 2014 │ www.greenreport.it

Il Belgica antarctica è l’unico insetto endemico dell’Antartide. Con la sua particolare natura riesce a offrire un ottimo modello per comprendere  le risposte alle temperature estreme e  la tolleranza a congelamento, disidratazione, stress osmotico, radiazioni ultraviolette ed altre forme di stress ambientale.

ANTARCTICA-BUGS( Belgica antarctica) / REUTERS/T. Lee/British Antarctic Survey/Handout (Antarctica - Antartide)
ANTARCTICA-BUGS/ REUTERS/T. Lee/British Antarctic Survey/Handout (Antarctica – Antartide)

Anche se ha un numero di geni simile agli altri Ditteri, il genoma del moscerino ha bassissima densità ripetizione. Gli estremi ambientali sembrano limitare l’architettura del genoma, non il contenuto dei geni.

Lo studio mette quindi in evidenza i geni ed i processi biologici che possono aver permesso questo insetto di adattarsi ad un ambiente naturale estremo. Il Belgica antarctica vive nelle affioramenti rocciosi della Penisola Antartica. Esso viene definito un estremofilo grazie alla sua capacità di sopravvivere al congelamento, all’essiccazione, ad elevate concentrazioni saline, ai venti forti e ad intense esposizioni ai raggi ultravioletti.

Le larve di B. antartide  si sviluppano nel corso di due inverni antartici, perdendo ogni volta quasi metà della loro massa corporea con la disidratazione. La durata della vita di un insetto adulto è di 7-10 giorni, durante i quali avvengono accoppiamento e deposizione delle uova.

Adattamenti inusuali, come il “winglessness” e la capacità di tollerare condizioni di freddo e siccità eccezionali, consentono al dittero di sopportare venti fortissimi e temperature estreme.

I ricercatori hanno anche scoperto che il genoma del B. antarctica  ha pochi geni coinvolti nella ricezione degli odori. Si pensa  sia dovuto al fatto che l’insetto deve strisciare per cercare  cibo e compagni, invece che affidarsi agli odori.

Approfondimenti in italiano: Link

Lo studio originale: Link

Pubblicato da Gianluca Doremi

Durante la mia infanzia ho sviluppato e manifestato la passione per il "piccolo mondo" che mi ha portato alla scoperta della natura con l'entusiasmo che solo un bambino può avere. Con l'età adulta ho alimentato ulteriormente questa mia passione implementandola con l'ausilio della fotografia e dei video. Alle immagini ora ho aggiunto lo studio e la ricerca su questo fantastico mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.